martedì 5 agosto ore 21,15 piazza saturno Portovenere
"Amori tempeste sogni e poemi:
Mary Shelley nel golfo dei poeti" presenta Carla Sanguineti
Percy Shelley, Mary Shelley, George Byron: il golfo è pieno dei loro nomi, in grotte, alberi, baie, alberghi, leggende: gli amori di Percy, l'infelicità di Mary, le avventure di Byron che solcava il mare con le sue navi da guerra o a nuoto. Vite intense e brevi come meteore, che hanno lasciato doni immensi di generosità, di poesia, di arte. La loro morte - Shelley a 29 anni in una tempesta al largo di Viareggio mentre tornava da un incontro per realizzare la rivista rivoluzionaria "The Liberal"; George Byron a 36 anni in Grecia nella guerra di liberazione dai Turchi; Mary a 54, quasi reclusa in una Londra ostile dove però continuava a scrivere i suoi famosi romanzi e costruiva il monumento spirituale di Percy – sono emblematiche delle loro vite. Ma molte sono state le passioni amorose politiche letterarie che hanno segnato le loro vite, così come molte le tempeste che li hanno travolti. Non solo quelle marine, ma quelle morali e sociali. Scandali, fughe, scontri con le istituzioni e le polizie di mezza Europa, esilio e, frutto di tutto questo, le loro opere immortali: Frankenstein, Valperga o la vita di Castruccio Castracani che Mary ultimò qui, a San Terenzo, Child Harold, i Versi scritti nella Baia di Lerici….Sogni di cambiare il mondo, di liberarlo da guerre e schiavitù, di poter accogliere l'amore universale e di restituirlo….Dobbiamo tanto a questi giovani eroi che hanno combattuto e scritto pensando a noi.
Mercoledì 6 Agosto ore 21,15
Piazza San Pietro – Porto Venere
"PENELOPEIDE" di PATRIZIA MONACO
liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Margaret Atwood
con VIOLA VILLA e con RACHELE GHERSI e FABRIZIO LO PRESTI
DANZATRICE: MELISSA COSSETA
SCENE E COSTUMI : MIRIAM TRENTALANCIA
MUSICHE ORIGINALI : PAOLA E CHIARA, VINICIO CAPOSSELA
REGIA : FABRIZIO LO PRESTI
PRODUZIONE : LA PERLA DEL TIGULLIO TEATRO 2008 - FESTIVAL DI PORTOFINO
Monologo con controcanto, musica e movimenti di danza contemporanea liberamente tratto dal romanzo "Penelopeide" di Margaret Atwood, della durata di 1 ora circa.
Questa pièce dà finalmente voce a Penelope, figura della storia/mitologia, da sempre fatta corrispondere ad un modello di donna fedele e sottomessa.
La trama di Penelope è invece molto più sottile e arguta, le sue considerazioni sono quelle di una donna intelligente e spiritosa e sarebbe anche stata la più bella se non avesse dovuto sempre misurarsi con Elena, moglie di Menelao, il re di Sparta.
Non potendo dunque essere la più bella, scelse di essere la più astuta e le toccò come consorte un altro "furbacchione", Ulisse, dalle gambe corte e dal torace a barile. L'allegra irriverenza della pièce vuole dare una lieve scossa ai clichè dell'immaginario collettivo del pubblico occidentale .
Venerdì 8/8 ore 21,15
Piazza San Pietro - Porto Venere
"A BISANZIO"
Storia di Anna Comnena imperatrice dei Romani.
di FEDERICA FEDERICI, LUCILLA GIAGNONI ed EMILIO SIOLI
con LUCILLA GIAGNONI e JANOS HASUR (violino)
CONSULENZA TESTUALE: PAOLO CESARETTI
COSTUMI : FABIANA BASSANI
LUCI : MASSIMO VIOLATO
DIREZIONE ALLESTIMENTO : GENNARO CERLINO
MUSICHE : PAOLO PIZZIMENTI e JANOS HASUR
UNO SPETTACOLO DI LUCILLA GIAGNONI ed EMILIO SIOLI
PRODUZIONE IL CONTATO/TEATRO GIACOSA e ASSOCIAZIONE DELLE ARTI E DELLE CORTI
Teatro racconto con musica dal vivo
Un impero in agonia, i Turchi, i Crociati, una donna che voleva farsi imperatrice. Un'epoca che a distanza di quasi 1000 anni, assomiglia moltissimo alla nostra. Come l'Impero bizantino di allora, anche l'Europa attuale si trova stretta fra due mondi contrari e incredibilmente vitali: a Ovest, i Franchi fanno oggi posto agli Americani, ma dall'altra parte ci sono sempre i bellicosi popoli dell'Islam. Entriamo con Lucilla Giagnoni a Bisanzio, un mondo favoloso e sconosciuto fatto di intrighi di palazzo, torture, torture, colpi di stato, invasioni, ricchezze smisurate e deliri mistici. Con Anna Comnena scopriremo che cambiano le vittime, e tentare di sopravvivere oggi tocca a noi.
10 agosto ore 21.30
Premio Portovenere Donna
Piazza San Pietro - Porto Venere
La Consulta Provinciale Femminile della Spezia , assegna ogni anno il "Premio Portovenere Donna " , questo riconoscimento è pensato per una carriera femminile d'eccellenza che abbia altresì offerto un rilevante contributo nell'ambito dell'impegno sociale .
La manifestazione, che nasce nel '96 e che ha una risonanza nazionale, costituisce il "momento cult" di una rassegna teatrale , "Portovenere Festival Teatro donna", tutta dedicata alla creatività ed al genio femminile: attrici,registe,coreografe,scrittrici,musiciste cantanti ……..
L'evento, sotto l'egida del Ministero della Pari Opportunità, si svolge tradizionalmente nella "notte delle stelle" il 10 d'Agosto in P. zza S. Pietro a Portovenere, magnifico anfiteatro incastonato nel "Golfo dei Poeti" a due passi dal "Parco delle Cinque Terre".
La serata, con inizio ad h 21,30 circa si svolge,similmente al salotto di Costanzo, sul palcoscenico dove la premiata viene intervistata e viene ricordata la sua carriera e le viene offerto un saggio artistico.
Il Premio,un bassorilievo in argento, opera del maestro Francesco Vaccarone , è consegnato dalla Presidente della Consulta, Anna Bruzzone e viene data pubblica lettura della "motivazione ".
Il 2008 è l'anno del dialogo interculturale ed è per questo motivo che la Consulta Provinciale Femminile assegna il Premio ad una professionista della comunicazione che ha grandemente contribuito al dialogo interculturale con la sua attività sia televisiva che d'inviata speciale che di scrittrice:
il Premio Portovenere Donna 2008 è assegnato a Carmen Lasorella.
Nelle precedenti edizioni il Premio è stato assegnato a:
Elena Giannini Bellotti (96) , Margherita Hack (97), Paola Gassman (98) , Luciana Svignano (99), Dacia Maraini (2000) , Monica Guerritore(2001),Rita Levi Maontalcini (2002),Carla Maria Izzo(2003),Franca Valeri (2004) , Margherita Boniver (2005), Fiona May (2006),Anna Maria Castelli (2007
martedì 12 ore 21,15 Olivetani- Le Grazie
GIOVANNI GIUDICI, POETA
I versi della vita
reading poetico Oreste Valente
Alla meritoria opera di catalogazione della letteratura contemporanea nostrana portata avanti dalla prestigiosa collana de "I Meridiani", appartiene un ulteriore e prezioso tassello con " I versi della vita" (pp.1859): vi è raccolta l'intera opera poetica di Giovanni Giudici, a cura di Rodolfo Zucco, con il contributo di Carlo Ossola e Carlo Di Alesio, cui si devono, rispettivamente, un imponente saggio introduttivo ed una cronologia assai accurata.
Nato alle Grazie, frazione del Comune di Porto Venere, classe 1924, di formazione cattolica e marxista, con esperienze lavorative nel giornalismo ed alla Olivetti, Giudici può considerarsi estraneo al filone ermetico della poesia italiana del '900 (forse qualcosa deve a Montale e Saba): mentre un apparentamento lo si può rinvenire con i versi dei maggiori poeti americani (da lui stesso esemplarmente tradotti), il geniale Wallace Stevens, il solitario Robert Frost.
Il titolo della raccolta parafrasa quello del suo primo libro riassuntivo, "La vita in versi", col quale esordì - a metà degli anni '60 - nel pieno d'una stagione probabilmente irripetibile, ove apparvero altri testi fondamentali quali "Gli strumenti umani" di Sereni, "La beltà" di Zanzotto, "Nel magma" di Luzi.
Il progetto teatrale, pone attenzione alle cose minute d'ogni giorno, dalle quali Giudici cerca di spremere ogni possibile significato nascosto, talvolta esprimendo uno sconforto lieve e dolente ("però parliamo e parliamo / parole senza denti e amore vano", recita un suo celebre verso): il tratto risulta fisico, non liricizzante, d'una concretezza innegata che - come ha intelligentemente chiosato Alfonso Berardinelli - "può sprigionarsi dalla fanghiglia della lingua colloquiale e di comunicazione".
Gentile ed appartato, Giudici ha sempre teorizzato che il poeta debba serbare la mente "libera da ambizioni mondane e dall'assillo d'una carriera": solo il lento aumentare della sua fama, diceva Samuel Johnson, può compensarlo.
"Ho pensato ad una serenata… il 12 agosto davanti alla casa dove vive Giudici, illuminata la sua finestra che si specchia sul mare…io e la mia macchina per scrivere Valentine – originale- quell'oggetto disegnato da Sottssas nel 1969 che oggi vive al Moma di New York…
Quest'anno è il centenario della fabbrica Olivetti cui Giudici ha dedicato anni di lavoro e di progettualità, direttore di Comunità e autore della prima campagna pubblicitaria poetica proprio dedicata alla mitica Valentine…
Comunicare la bellezza dei suoi versi unici e irripetibili, con la speranza che alla fine Giudici si affacci o scenda in strada a condividere con noi le sue intramontabili storie, col sottofondo del mare e del ticchettio della macchina per scrivere…"
Sabato 16/8 ore 21,30
Piazza San Pietro - Porto Venere
PRIMA NAZIONALE
"ANTONELLA RUGGIERO STRALUNATO RECITAL"
ANTONELLA RUGGIERO, pianoforte e percussioni
La Perla del Golfo pronta ad ospitare suggestioni musicali del mediterraneo, Antonella Ruggero voce unica, donna ligure, mito e simbolo. Il suo repertorio e la sua ricerca continua. Le voci della natura, le armonie del Parco e del mare si esprimono, si fondono e si confondono.... Antonella Ruggero, cantante storica dei Matia Bazar accompagnata da percussioni e pianoforte in uno STRALUNATO RECITAL, il cui repertorio spazia dai brani storici, più alcuni omaggi ad autori italiani e stranieri, con alcune incursioni nell'ambito etnico.
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Alberta Spezzaferro
Ufficio Stampa
& Comunicazione
ufficio 06.86906774
mob.334.1010171
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