L'ASSOCIAZIONE DELLE BANCHE ITALIANE, OTTIENE L'ESONERO DALL'ASSUNZIONE OBBLIGATORIA DEI DISABILI. INSOMMA LE BANCHE NON ASSUMERANNO DISABILI. "UNA VERGOGNA" .
di Raffaele Pirozzi e Giuseppe Biasco
Era chiaro sin dall'inizio, la crisi la pagheranno i cittadini, ed i primi ad essere colpiti sono i più deboli.
La notizia è di quelle che veramente fanno indignare: l'ABI, ha chiesto al Governo di poter accedere al fondo contro la crisi finanziaria che investe l'intero settore per le mote vicende economiche internazionali. Il Governo aveva stabilito di procedere alla costituzione di questo fondo per consentire alle Banche, in crisi di liquidità, di non rischiare il fallimento, come è successo a molti istituti di credito americani ed europei.
Questo fondo è alimentato con soldi pubblici, vale a dire con le tasse pagate dagli italiani. Uno dei motivi per cui il Governo non ha proceduto alla detassazione delle tredicesime dei pensionati e dei lavoratori è proprio la costituzione di questo fondo.
L'ABI, l'associazione delle banche italiane, ottenuto l'accesso al fondo ha chiesto al Ministero del Welfare, di vedere riconosciuto lo stato di crisi del settore, che ha ottenuto quasi contestualmente con l'accesso ai fondi pubblici. Subito dopo ha chiesto di essere esonerato dal collocamento obbligatorio dei disabili, cosa che il Ministro Sacconi ha immediatamente concesso.
In buona sostanza, la prima richiesta delle Banche è stata quella di non assumere più nessun disabile nelle loro aziende perché hanno ottenuto di attingere liberamente ai finanziamenti dello Stato.
E' veramente sconcertante questa richiesta degli Istituti bancari! Di fronte ad una crisi del mercato azionario e finanziario internazionale, le banche che hanno perso miliardi dei propri investitori, rincorrendo la promessa di improbabili alti guadagni su investimenti a rischio, il primo provvedimento anti-crisi, chiesto ed ottenuto dal Governo, è stato quello di non assumere più disabili!
Quale grande problema comporta la presenza di disabili all'interno di una banca da impedirgli di uscire dalla crisi internazionale? La cosa più grave e che il ministro Sacconi ha subito concesso l'esonero, così le Banche avranno i soldi e potranno non assumere disabili. Questo significa, che la non applicazione del collocamento obbligatorio dei disabili serve come primo passaggio per arrivare a licenziamenti di massa nel settore bancario, a pratiche di cassa integrazione e mobilità.
La crisi sarà interamente scaricata sulle famiglie e sui lavoratori.
Tommaso Daniele, presidente del Forum delle disabilità ha espresso la sua indignazione per questa iniziativa delle banche italiane, che avviene in concomitanza con l'avvio del processo di ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.:
"Esprimo grande preoccupazione per il fatto che possa avvenire con la Convenzione, quello che troppo spesso accade con altre leggi meravigliose già approvate nel nostro Paese che non vengono applicate. Come tutti sanno, fare una legge e non farla rispettare equivale ad autorizzare la cosa che si vuole proibire. Abbiamo paura che si possa trattare di un precedente pericoloso per i disabili.
italiani".
Il Governo preferisce dare una piccola elemosina ai poveri del paese, ma non permette il lavoro e l'integrazione sociale a chi ne ha diritto anche se disabile. I primi a pagare le crisi sono sempre i più deboli, i disabili, le donne, i giovani non sposati. Quando un paese non sa guardare ai più deboli con l'attenzione dovuta, dimostra una superficialità pari alla immoralità con la quale i più forti vincono sempre in una competizione che nessuno ha mai voluto.
Napoli, 11/12/08
Nessun commento:
Posta un commento