Disinformazione, è questo il problema principale per cui la droga ogni giorno va avanti e contagia sempre più giovani. Contro un fenomeno culturale che corre impetuoso travolgendo tutto senza limiti e in una società dove i ragazzini iniziano in tenera età (11-12 anni) a fare le prime esperienze con la cannabis e lo “snuffing” (l’inalazione di sostanze tossiche), il binomio giovani/droga di sicuro continuerà a creare allarme, stupore e interrogativi senza risposta. Quello che è certo, ad oggi, è che i tradizionali “spot educativi” non sembrano lasciare alcun segno. Che senso ha continuare ad insistere su messaggi che mirano ad una politica della riduzione del danno, quando chiunque, in qualsiasi fascia di età, la “sostanza” la trova dietro l’angolo quando vuole? (che sia il bagno della scuola, la festa di compleanno dell’amico o la discoteca del sabato) Non esistono “vaccini” erga omnes. Quello che non si è ancora capito forse è che i veri protagonisti di questa realtà non sono i consumatori abituali di droghe (più attrezzati e previdenti perché più vicini al problema),ma i soggetti più a rischio, quelli della “domenica”: i ragazzini che iniziano trenta ore prima di andare a ballare la preparazione per raggiungere lo sballo, con le anfetamine prima e i calmanti per il sonno dopo fino al risveglio, in un crescendo di dosi fino al clou della serata in discoteca. Tutti sono al corrente dei danni e dei rischi derivanti dall’uso degli stupefacenti, ma alzi la mano chi ha mai capito cosa sia il “Sextasy” (Viagra + Mdma),, il “Cocaetilene” (Alcool + Cocaina) o lo “Speedball” (Eroina + Cocaina). Senza contare poi che quello attuale delle droghe è un mercato che non contagia solo la malavita, ma entra in maniera prorompente nelle case di tutti. la moda è arrivata a pubblicizzare sulle t-shirt i nomi delle sostanze stupefacenti, griff da “cocaina” o “Pablo Ecobar es mi casa”; gadget con la foglia di marijuana all’ordine del giorno perché significano “essere fighi” ecc… a cui si aggiunge poi la massa di messaggi subliminali che vengono da canzoni, pubblicità e dal mondo dei vip e delle starlette della moda, del cinema, dello sport e dello spettacolo caduti “in tentazione” e troppo spesso icone da imitare perché simbolo cult della nuova generazione. Sarebbe più utile sapere invece che Ketamina, Lsd, Mdma, Popper e Peyote hanno sostituito l’eroina da tempo, che le nuove sostanze psicostimolanti non vengono dall’Afghanistan ma dai laboratori dell’Europa dell’Est (Russia e Cina in testa ma anche dalla Turchia). Seguono la legge universale del mercato, il prezzo del prodotto scende se c’è tanta offerta e poca domanda e viceversa. Proprio per questo i “mix” aumenteranno sempre più perché a vincere è la domanda, sono di facile produzione e di sicuro successo.
Cerchiamo di capirne di più. Iniziamo da le droghe “classiche”, per poi conoscere quelle di “nuova generazione”. Senza tralasciare però quelle “naturali” e quelle “prese in prestito dalla medicina” . Si capirà meglio quant’è vasto il panorama e il perché sono tanto di moda. Ma senza la pretesa di voler trovare la soluzione a un problema che, per quanto “complesso”, forse meriterebbe l’attenzione di tutti senza chiusure di facciata.
Le droghe di una volta...
La cocaina: ha tanti nomi a seconda del posto (geograficamente parlando) in cui la si cerca: neve, bamba, polvere d’angelo, barella, svelta, bonza, pezzo, merce, dinamite bianca, polvere di stelle, piscia di gatto, granita, bagna, sciusta. Tanti i nomi per lo stupefacente dei vip prima, dei ragazzi della porta accanto di oggi. Non è una droga nuova ma è diffussissima perché oggi costa relativamente poco rispetto al passato (dalle 40 alle 60 euro al grammo a seconda della “purezza”). E’ lo stimolante che si estrae dalle foglie di coca, può essere assunto per via orale, endonasale, intravenosa e per inalazione. O per dirla in maniera più trendy la si può “masticare”, “sniffare”, “sparare”, “iniettare” e “fumare. Per i “più esigenti” la si può trasformare in crack (così chiamato perché scricchiola e scoppietta quando viene riscaldato e fumato), attraverso il “freebasing”, che elimina il cloridato di cocaina e rende la “base” ancora più potente. Se non si è esperti alchimisti è sufficiente mischiare il “cocco” all’alcool per dar luogo al cocaetilene: un mix che aumenta la velocità degli effetti della cocaina, oppure unirla all’eroina per avere lo Speedball (la palla della velocità).
L’eroina: deriva dalla morfina e può essere bianca (quella thailandese) che è la più pura, rosa (quella della Birmania), marrone simile allo zucchero di canna (la brown sugar) o anche al limone (di origine turca-iraniana) da sciogliere in acqua con acido citrico. Fu battezzata commercialmente eroina (dal tedesco “heroisch” che significa eroico) e venduta fino al 1989 dalla Bayer fino a quando per gli effetti collaterali fu vietata. Oggi a produrla è rimasto l’Afghanistan. Ha gli effetti molto simili alla morfina ma crea maggiore dipendenza. Viene assunta “bucandosi” ma può essere anche fumata o sniffata. Tutti la conoscono soprattutto perché crea una forte dipendenza, sia fisica che psichica, che costringe ad assumerla di continuo per evitare le fortissime crisi di astinenza. Ecco perché si parla di “tunnel”: una volta “entrati” difficilmente ci si esce.
L’LSD: L’'LSD è tra i più potenti allucinogeni che si conoscano ed è un derivato semi sintetico dell’acido lisergico, che si trova nell'
ergot, (un fungo parassita della
segale). Simbolo della cultura hippie degli ani 60 viene di solito assunto tramite cartoncini assorbenti ( i "trip") che vengono sciolti sulla lingua. Pezzi di cartoncino (coperti da disegni colorati e perforati in quadratini per indicare le singole dosi) sui quali è stata vaporizzata dell'LSD. Ma lo si può trovare anche sotto forma di cristalli o diluito. Nel gergo viene chiamato anche “acido” o “cartone”.
L’oppio e la morfina: Il primo altro non è che il lattice che si ottiene dall’incisione delle capsule non mature del papavero da oppio (Papaver Somniferum). Viene fumato o mangiato per i suoi effetti psicoattivi. La morfina è anch’essa un oppiaceo che viene usato in medicina come analgesico. Tuttavia ha proprietà simili all’eroina quanto a dipendenza e tossicità.
Quelle di nuova generazione…….
L’MDMA: Il “methylene-dioxy-meth-amphetamine”, meglio conosciuta come ecstasy è una droga sintetica psicoattiva con effetti stimolanti e allucinogeni. La si trova solitamente in forma di pasticche (o “paste”) e la si “mangia”. L’ecstasy è di gran moda perché unisce le proprietà chimiche della “stimolante” metamfetamina, e quelle di “allucinogeno”, come la mescalina.
Il GHB: Abbreviazione per “acido gamma-idrossi-butirato” è meglio conosciuta come la “droga dello stupro” perché liquida, incolore, inodore, insapore e quindi facile e “discreta” da versare nel cocktail della ignara vittima di turno. Viene erroneamente chiamata “ecstasy liquida” per gli effetti che provoca (disorientamento, spossatezza etc..) ma in realtà la composizione chimica è diversa. Il Ghb è ricavato da due soventi industriali ossia il gamma-butirolactone (Gbl) e l’1,4 butanediol (Bd).
La Ketamina: La “ketch”, la “special K” o la “vitamina K” altro non è che un anestetico dissociativo (perché chi la assume ha l'impressione di essere 'fuori dal corpo') che viene usato nella pratica veterinaria. Anche per questo i neofiti la chiamano la “droga dei cavalli”. Si assume per via orale, intranasale ma può essere anche fumata o “sparata”. Infatti la si può trovare sia in capsule, sia in flaconi da iniezione ma comunemente circola in polvere o cristalli. Gli effetti sono psichedelici ma non assomigliano a quelli dell’Lsd. Sono più che personali visto che la ketamina provoca una reazione agli stimoli con dissociazione. In pratica memoria, percezione, coscienza e movimento sono dissociati gli uni dagli altri.
L’Ice: chiamata anche chrystal meth o shaboo (nel nome Giapponese dove venne sintetizzato per la prima volta). E’ metamfetamina pura che assomiglia a frammenti di ghiaccio che si fumano. E’ come il crack ma più tossico e potente di quest’ultimo. I suoi effetti durano infatti dalle 8 alle 24 ore. Con il “ghiaccio” è facile diventarne dipendente.
Lo Speed: da “velocità” in inglese, è uno stimolante cerebrale a tutti gli effetti: da una sensazione di energia, prolunga lo stato di veglia ed elimina la stanchezza. Appartiene alle famiglia delle anfetamine e tra i “segnali” che provoca la sua assunzione c’è l’accelerazione del polso, della sudorazione, la bocca asciutta e la pupilla dilatata. Ti si chiude lo stomaco. E’ la classica sensazione di chi dice di stare “a palla”! Lo speed può essere formato da anfetammine, sostanze metanfetamminiche o simili come l’efredina. Il suo colore varia dal bianco, al giallo, al rosa, al marrone chiaro e dipende soprattutto dalle impurità contenute nei solventi usati nel processo chimico di realizzazione della sostanza.
Quelle “naturali”...
Funghi, piante e animali allucinogeni: si trovano in natura e sono “molto apprezzati” per la loro capacità di provocare allucinazioni. Si va dai funghi contenenti psilocina, o psilocibina, al “San Pedro”, al “Peyote” (piccolo fungo messicano che contiene mescalina, un principi attivo simile all’Lsd) fino alla più comune Amanita muscaria (il fungo rosso a puntini bianchi) che contiene la muscarina. Tra le piante la più conosciuta è la cannabis con il suo THC, la salvia divinorum, la Belladonna che contiene l’atropina e infine khat, una pianta che viene dalla Somalia e che masticando da effetti simili a quelli dell’amfetamina. Tra gli animali c’è il Bufo alvarius (un rospo originario del deserto Californiano) che dalle ghiandole sul dorso secerne la bufotenina, una sostanza allucinogena.
e quelle prese in prestito dalla medicina...
Sono gli antidepressivi, gli ansiolitici e i medicinali neurolettici. I comuni psicofarmaci, cioè quelli che fungono da stimolanti, antidepressivi, dimagranti, tranquillanti, o ipnotici. Tra i “best” usati dai giovani per fini tutt’altro che medicinali troviamo il Tavor e il Valium, ma anche il Minias,il Darkene e l’Roipnol. Sono “cool” perché agiscono sul cervello e il loro abuso serve per trovare un completo stato di incoscienza o sballo che lo si voglia chiamare. Per chi ha “mal di gola” c’è il Destrometorfano (DXM), disponibile in pillole e sciroppi per la tosse. Ultimamente tra i più ricercati e acquistabili on line (perché illegali in Italia) ci sono gli antidolorifici come il Dilaudid e il Vicodin, farmaci che contengono oppiacei semisintetici usati nella cura dei malati terminali.
Il popper: è un vasodilatatore (nitrito di amile) che provoca un abbassamento della pressione e conseguenti “giramenti di testa” e distorsioni della percezione e senso d’euforia. Si vende regolarmente nei sexy shop in fiale o bottigliette. Gli effetti sono immediati subito dopo l’inalazione ma durano poco (dai 30 ai 40 secondi fino a 2-3 minuti se assunto in sovradosaggio). Con il popper (benché non sia droga ma medicinale) si ha la sensazione del “cuore in gola”.
Daniele Memola
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