ACERRA, DI NUOVO FERMO IL TERMOVALORIZZATORE.
di Raffaele Pirozzi e Giuseppe Biasco
Due giorni fa, il presidente del Consiglio Berlusconi, con un proprio decreto ha disposto il blocco del Termovalorizzatore di Acerra per tutto il mese di Novembre. La linea 3 dell'impianto non riesce a funzionare come si deve, mentre le altre due linee non garantiscono emissioni a norma. L'imponente impianto che avrebbe dovuto bruciare un terzo dei rifiuti prodotti nella Regione, non funziona, ovvero, non ha mai funzionato! Eppure il 26 Marzo scorso era andata in scena la grande manifestazione della efficienza del Nord, con la quale era stato possibile far partire un sistema di smaltimento che i meridionali di sinistra non erano stati capaci di attivare. Alla presenza del sindaco di Milano, Letizia Moratti, il premier aveva premuto il bottone che avrebbe fatto partire il termovalorizzatore di Acerra. In quella occasione, tutti affermarono che quell'impianto avrebbe rappresentato la soluzione di tutti problemi dello smaltimento dei rifiuti in Campania. Non era un caso che l'imprenditoria del nord, correva ancora una volta in aiuto delle popolazioni del Sud, incapaci di gestirsi da sole. L'Impregilo e la società A2A di Brescia erano gli eroi di un processo che avrebbe rappresentato una innovazione importante nello sviluppo della Regione, ed un esempio per il paese. Purtroppo, quella rappresentazione è rimasta una fiction televisiva, perché la società di Brescia ha verificato che l'impianto non funziona, che ci sono errori gravi commessi nella progettazione e nella realizzazione del complesso sistema di incenerimento dei rifiuti. Tutte le denuncie fatte dai cittadini si sono verificate giuste: l'impianto era vecchio e superato, non era in grado di rispettare le nuove norme sulle emissioni di gas prodotti dalla combustione. I cittadini dei comitati di lotta hanno sempre denunciato che il rischio di produrre diossina era elevato, anche perché la spazzatura trattata nei CDR era indifferenziata e non utile per il processo di termovalorizzazione.
La situazione dello smaltimento dei rifiuti in Campania rimane precaria, legata solo alla apertura delle nuove discariche di Chiaiano e di Grottaminarda. La raccolta differenziata è aumentata, ma non ha ancora raggiunto livelli significativi. Soprattutto Napoli e la sua Provincia sono ancora molto indietro. Mentre sul piano giuridico si registrano nuove inchieste che vedono coinvolti Bertolaso, Bassolino ed il Prefetto Panza. Le nuove inchieste riguardano proprio i CDR e le balle di spazzatura non trattata che è stata spacciata per buona per il termovalorizzatore ed invece non era mai stata vagliata. L'unica notizia buona che giunge in questi giorni sullo smaltimento dei rifiuti è la costruzione di un impianto per la produzione di compost a Salerno, dove poter smaltire in maniera corretta il "fresco", della raccolta differenziata. Salerno ha raggiunto il 75% di raccolta differenziata, in questo modo, la città è entrata di diritto tra quelle più virtuose ed ecologicamente attrezzate. Alla demagogia della efficienza del Nord, si è contrapposto la paziente attività amministrativa di un Comune gestito dal 1993 dlla sinistra. Per risolvere i problemi dello smaltimento dei rifiuti, occorre una organizzazione capillare, una convinta adesione dei cittadini, un ente locale che amministra con lungimiranza e competenza.
Di seguito riportiamo uno dei tanti trionfali articoli dell'evento che concluse la campagna della spazzatura di Berlusconi in Campania.
Articolo del "Corriere della Sera" del 27 Marzo 2009
Bertolaso: Sui rifiuti la Campania era la Cenerentola, oggi è la terza regione italiana
Acerra, in funzione il termovalorizzatore Il premier Berlusconi taglia il nastro del nuovo impianto: «E' la dimostrazione che lo Stato c'è e ci cui vertici sono stati definiti dal premier «veri eroi che qualcuno ha cercato di ostacolare»), sarà gestito per due anni dalla A2A, la società che già gestisce i termovalorizzatori di Milano e Brescia. «LO STATO C'E'» - «Lo Stato c'è - ha commentato soddisfatto Berlusconi -. Oggi possiamo inaugurare il termovalorizzatore di Acerra perchè lo Stato è ritornato a fare lo Stato. Con i precedenti governi della sinistra - ha sottolineato il premier - si intendevano come dimostrazioni di democrazia le azioni che minoranze organizzate facevano interrompendo un'autostrada, bloccando un aeroporto, occupando un'area per impedire la realizzazione di un impianto, cioè andando contro le decisioni assunte democraticamente da istituzioni democratiche dello Stato. La sinistra valutava queste azioni come espressioni di democrazia diretta. Noi la pensiamo esattamente al contrario, queste erano e sono azioni contro gli altri cittadini, contro le istituzioni e contro lo Stato, contro la vera democrazia». «Certo - ha aggiunto - c'è ancora molta strada da fare. Se ci fosse uno striscione ideale ci sarebbe scritto: "Questa è una partenza". Da qui si parte per risolvere il problema dei rifiuti in tutta Italia».
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA - Ma non c'è solo il termovalizzatore alla base della nuova strategia anti-rifiuti. In Campania è stata incrementata la raccolta differenziata e oggi la regione, per dirla con le parole del sottosegretario Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, «è passata dall'essere la Cenerentola che era al terzo posto in Italia, dietro a Lombardia ed Emilia Romagna». Bertolaso ha anche diffuso alcune cifre, spiegando come la percentuale di rifiuti che oggi viene smaltita attraverso il riciclaggio è cresciuta nell'area campana del 20% in un anno: «Grazie alla raccolta differenziata la produzione di rifiuti quotidiana è calata da 7.034 a 5.688 tonnellate».
I COMPLIMENTI DI NAPOLITANO - Anche il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, si è voluto congratulare con il premier per l'inaugurazione dell'impianto: «Desidero complimentarmi con Lei - ha detto il Presidente in un telegramma letto durante la cerimonia inaugurale dal prefetto di Napoli, Alessandro Pansa - per il successo ed il forte impegno che ha reso possibile l'avvio dell'attività del termovalorizzatore di Acerra a conclusione di un lungo e contrastato iter».
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