La quantità di caffè salvadoregno esportata a maggio 2010 ha registrato un calo del 40,3% rispetto a maggio dell’anno scorso (138.680 quintali contro 232.350 quintali), comportando una diminuzione del 30,76% in termini di introiti: 21,38 milioni di dollari rispetto ai 30,88 milioni di maggio 2009. I dati sono stati recentemente comunicati dal Consejo Salvadoreño del Café.
Le esportazioni, nel corso dell’esercizio 2009/10 che va da ottobre 2009 a maggio 2010, sono state di 1.090.801 quintali (14,5% in meno rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente) e hanno portato introiti per 157,84 milioni di dollari (5.9% in meno rispetto all’esercizio 2008/09) a un prezzo medio di 144,70 dollari al quintale. Un prezzo di vendita elevato che ha solo parzialmente mitigato gli effetti negativi di un calo di produzione dovuto principalmente ai fenomeni climatologici verificatisi tra novembre e gennaio scorsi e che hanno comportato un raccolto inferiore del 25% rispetto all’anno precedente.
I principali paesi importatori, si legge nella nota, sono: Germania (38,6%), Stati Uniti d’America (26.1%), Giappone (7,1%) e Canada (6,0%).
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