Riuscire ad incassare i propri crediti sta diventando un problema sempre più complesso per le aziende specialmente alla luce della crisi attuale. In merito alle tematiche relative ai crediti vogliamo analizzare due aspetti che sono rispettivamente la svalutazione sui crediti e le perdite su crediti alla luce anche della prossimo Unico 2010. Quando parliamo di svalutazione crediti facciamo riferimento ad un accantonamento effettuato a favore del Fondo svalutazione crediti pari all’importo dei crediti di dubbia esigibilità, mentre per perdite su crediti si tratta di uno stralcio definitivo di crediti che non verranno più incassati.
NORME FISCALI
Le attuali norme fiscali (art.106 del TUIR) prevedono un esame analitico di tutte le posizioni creditizie di un’azienda. Secondo questi principi i crediti possono essere svalutati per un valore non eccedente lo 0,50% annuale del valore dei crediti stessi. Inoltre ciò può avvenire nel limite massimo del 5% dell’importo totale dei crediti. Qualora l’ammontare delle svalutazioni superi questi limiti, la parte eccedente concorre a formare il reddito tassabile nell’esercizio in qualità di sopravvenienza attiva.
UNICO 2010
Infine per una corretta compilazione dell’Unico 2010, analizziamo in quali voci vanno inserite le operazioni di cui stiamo discorrendo. La svalutazione dei crediti va inserito nel quadro RS, dai righi RS90 a RS108. Il prospetto presente due colonne, nella prima vengono indicati i valori civilistici mentre nella seconda i valori fiscali. In particolare nel rigo RS106 vengono indicate le svalutazioni e gli accantonamenti dell’esercizio, mentre nel rigo RS107 l’ammontare complessivo del fondo svalutazione. Inoltre nel rigo RS108 viene indicato l’importo complessivo dei crediti ai fini fiscali da considerate al netto del fondo svalutazione crediti. Se la svalutazione dei crediti dovesse eccedere il limite dello 0,50% si produce una variazione in aumento che va inserita nel rigo RF26 colonna 2.
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