Il COOU torna ad Autopromotec:
"Con le autofficine per difendere l'ambiente"
Un Consorzio, 71 aziende di raccolta, 70.000 autoriparatori: tutti insieme per difendere l'ambiente. Con questo slogan il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, che coordina a livello nazionale il recupero e il riciclo degli oli lubrificanti usati, partecipa per la seconda volta ad Autopromotec, la rassegna espositiva specializzata nell'assistenza all'industria dell'automotive, giunta alla venticinquesima edizione. Dal 22 al 26 maggio, nello spazio del Quartiere Fieristico di Bologna, al primo piano del Padiglione 18 - Stand A 62, sarà possibile visitare lo stand che ospita il COOU, conoscere il ciclo di vita dell'olio usato e approfondire le pratiche adatte alla sua gestione. "Confermiamo la nostra presenza a questa rassegna – spiega il direttore Strategie, Comunicazione e Sistemi del Consorzio, Antonio Mastrostefano – perché il mondo degli autoriparatori, che insieme alle nostre aziende di raccolta si trova a gestire quotidianamente questo rifiuto pericoloso, è fondamentale per garantire la corretta gestione dell'olio usato e per evitarne la dispersione nell'ambiente".
Il Consorzio incontrerà gli operatori del settore, per consolidare la collaborazione con gli addetti e i tecnici coinvolti nella gestione dei rifiuti provenienti dalle automobili, come l'olio lubrificante usato. "Da diversi anni – continua Mastrostefano – consigliamo ai cittadini di effettuare il cambio olio delle proprie automobili presso le autofficine: questo perché proprio nel 'fai da te' si nasconde una buona parte di quella piccola percentuale di olio usato che ancora non riusciamo a recuperare, mentre i professionisti del settore assicurano con la loro esperienza il suo corretto smaltimento, conferendolo alle nostre aziende di raccolta. Se utilizzato in modo improprio, questo rifiuto può essere estremamente dannoso: 4 kg circa di olio – il cambio di un'auto – se versati in mare posso coprire una superficie grande quanto un campo di calcio".
Il Consorzio coordina l'attività di 71 aziende private di raccolta, diffuse su tutto il territorio nazionale, e di 5 impianti di rigenerazione. Questo rifiuto, infatti, può costituire un'importante risorsa economica per il nostro Paese, perché può tornare a nuova vita con le stesse caratteristiche del lubrificante da cui deriva. Delle 177mila tonnellate di olio usato recuperate nel 2012 , il 90% è stato avviato a rigenerazione, e fino ad oggi la rigenerazione dell'olio lubrificante ha consentito un risparmio complessivo di quasi 3 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio del nostro Paese. "Pochi sanno – conclude Mastrostefano - che in Italia il 25% degli oli lubrificanti in commercio deriva da basi lubrificanti rigenerate. Con il nostro lavoro salviamo l'ambiente e al contempo aiutiamo il Paese a risparmiare nelle importazioni di petrolio".
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