I
consigli del life planning patrimoniale
Andare
ad abitare sulle colline toscane. Vivere di rendita. Comprare una
casa al figlio. Garantire una eredità ai propri discendenti...
Ognuno
di noi ha un sogno. Per realizzarlo servono risorse. Tuttavia, di
solito, ci concentriamo sul rendimento dei nostri investimenti, come
fossero un obiettivo in sé, invece di vederli come uno strumento per
realizzare il vero scopo della vita.
Insomma,
spesso le scelte finanziarie avvengono senza una piena consapevolezza
del contesto. Questo aspetto, non l’andamento delle Borse, è il
vero rischio degli investimenti, avverte il consulente finanziario
indipendente Marco Degiorgis, 50 anni, di Valenza (AL), specializzato
in Life Planning, l'attività professionale volta ad aiutare i
risparmiatori a mirare gli investimenti e a gestire i piccoli o
grandi patrimoni con gli strumenti finanziari e i beni reali adatti
per realizzare le aspirazioni. “Mai lasciarsi prendere da una
frenetica attività di compravendita di prodotti finanziari per il
raggiungimento del massimo profitto – continua Degiorgis – senza
avere le idee chiare sul perché”.
Marco
Degiorgis è uno fra i più autorevoli dei 500 consulenti finanziari
indipendenti ad oggi autorizzati in Italia, quelle figure che operano
nell’esclusivo interesse del cliente perché non hanno commitment
di banche, assicurazioni e istituti finanziari né gestiscono il
denari del cliente.
Il loro compenso è la parcella della consulenza, come per un medico
o un avvocato. Per questo il consulente patrimoniale indipendente è
l'unica figura che può davvero consigliare nel solo interesse del
risparmiatore.
Nel
life planning si considerano progetti di vita a breve, medio e lungo
termine. A ogni obiettivo è associato un piano finanziario per il
suo raggiungimento, con coerenti investimenti di diversa natura. Un
esempio: vivere di rendita può rimanere un sogno di libertà
finanziaria, se non quantifichiamo quanto intendiamo spendere per
vivere e per quanto tempo. Solo così vivere di rendita diventerà un
vero obiettivo, e non una illusione.
“Possiamo
trasformare sogni e visioni in progetti di vita vera, se sono
motivanti, concreti, misurabili e raggiungibili con le risorse a
disposizione, ora o nel futuro – spiega Degiorgis. – Una volta
che abbiamo stabilito un progetto, che può comprendere uno o più
obiettivi, e stabilito come raggiungerlo, bisogna cercare di
individuare quali ostacoli si possono frapporre. Se, per esempio, il
progetto è andare in pensione in anticipo rispetto all’età
pensionabile, ci possono essere difficoltà superabili come le
variazioni delle leggi, ma anche ostacoli insuperabili come la
malattia di un familiare che potrebbe distogliere le risorse
necessarie, anche per sempre. Ogni
investimento ha connesso uno o più rischi specifici ed è quindi
necessario misurare il rischio che si è disposti a sopportare
rispetto alle finalità. Definire
obiettivi e ostacoli, non è facile, perché si tratta di mettere in
relazione proiezioni emotive - i sogni, le speranze, i desideri- con
criteri razionali -cosa, quanto, quando-”.
C'è poi la valutazione della gerarchia dei sogni. La casa per il
figlio potrebbe essere un obiettivo primario, la barca a vela un
obiettivo secondario. Un obiettivo secondario non raggiunto non mette
in crisi la vita, un obiettivo primario non conseguito può creare
seri problemi esistenziali. “Ecco perché – dice Degiorgis –
l’uso del denaro non è inodore e incolore, ma è sempre connesso
ai valori e al senso della nostra vita”.
Ecco
10 consigli per realizzare il proprio planning patrimoniale:
1.
Tenere la contabilità delle entrate e delle uscite, suddividendo per
voci
2.
Verificare se
sono state attivate adeguate tutele della persona, del patrimonio e
degli eredi
3.
Chiedersi e decidere che cosa è importante nella propria
vita: aspirazioni, sogni, progetti
4.
Fare una lista di questi obiettivi da raggiungere, indicando tempi e
denaro necessario
5.
Verificare se gli obiettivi sono raggiungibili nei tempi stabiliti e
con il denaro a disposizione
6.
Predisporre un piano per raggiungere gli obiettivi
7.
Verificare che il piano sia flessibile e che siano previsti percorsi
alternativi
8.
Valutare quale obiettivo non raggiunto metterebbe in difficoltà
davvero la propria vita. Per es. il mancato ottenimento della
pensione.
9.
Monitorare nel tempo la situazione dei propri investimenti,
finanziari
e non.
10.
Modificare gli investimenti in base ad andamenti di mercato e
variazioni dello stile di vita, ricalcolando gli impatti sul piano.
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