Milano, 14 novembre 2019 – Saranno giornate intense e piene di contenuti, innovazioni e dibattiti quelle della settima edizione di Citytech, evento conference + exhibition leader in Italia per le tecnologie legate alla mobilità, che si terrà il 20 e 21 novembre presso il Milano Luiss Hub. Lo spazio polifunzionale della Luiss Business School, situato nel cuore dell’Innovation District milanese di Porta Nuova, ospiterà quest’anno l’evento, promosso dal Comune di Milano, patrocinato dai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, da Regione Lombardia e dall’Agenzia per l’Italia Digitale.
Il Forum dedicato alla mobilità rappresenta ormai un appuntamento fisso nell’agenda degli operatori del settore, poiché chiama a raccolta e confronto Istituzioni, aziende, associazioni e stakeholders, puntando i riflettori del dibattito politico ed economico su alcune delle tematiche più attuali del momento per lo sviluppo delle nostre città, tra cui: urban air mobility, mobilità elettrica e condivisa, micromobilità, big data e blockchain, trasporto pubblico locale e smart parking.
Come afferma Marco Granelli, Assessore alla Mobilità e Lavori Pubblici: "Siamo dentro un cambiamento complesso e interessante che ci porta verso una maggiore sostenibilità ma dobbiamo saperlo governare, e questo è il compito di una buona amministrazione, affinché la bilancia presenti un conto positivo per i cittadini. Appuntamenti come questo di Citytech sono importanti perché aiutano a far circolare idee e buone pratiche e allargano i punti di vista".
Il Forum si aprirà il 20 novembre alle ore 10.00 con la Sessione Istituzionale intitolata “SUPER SMART SOCIETY - Come l'utilizzo consapevole delle tecnologie dà vita alla città 5.0”. Come spiega Emilia Garito, CEO di Quantum Leap IP e moderatrice della Sessione: “Derivante dalla necessità attuale delle industrie di accogliere le proposte tecnologiche esterne ad esse e di esplorare nuovi modelli di business partecipativi e inclusivi, la Super Smart Society si basa sulla soddisfazione di reali bisogni e si esprime in maniera esaustiva nel concetto giapponese di Society 5.0, ovvero una società tecnologicamente avanzata - Augmented Human Society - in cui il progresso è progettato in chiave Human Centered, ovvero pensato per migliorare le condizioni di vita e di lavoro dell’uomo. Di certo, in questo contesto, un ruolo importante lo giocano soprattutto le industrie, la ricerca scientifica e naturalmente le istituzioni, le quali possono, meglio di altri, interpretare e proporre le esigenze del cittadino, facendole percepire globalmente e localmente come le nuove strade su cui costruire una relazione domanda-offerta che sia virtuosa, e soprattutto che possa essere risolutiva delle problematiche economiche e sociali.”
Si proseguirà nel pomeriggio con un’intera sessione dedicata alla Urban Air Mobility, considerata da molti come la prossima frontiera dell’innovazione nel settore dei trasporti. I principali attori internazionali porteranno la propria visione ed esperienza in questo campo e verrà presentato lo studio condotto da NEXA Advisors - parte del gruppo NEXA Capital Partners, società americana di strategic advisory investiment – che ha preso in esame 74 città nel mondo, tra le più idonee ad ospitare nuovi servizi di mobilità aerea. Tra queste anche Milano, che si posiziona al 27° posto tra le città analizzate con più potenziale. Il capoluogo lombardo è, infatti, naturalmente candidato ad attrarre l’innovazione tecnologica della mobilità urbana aerea. Come però spiega Michael J. Dyment, Founder and Managing Partner di NEXA Advisors: “Prima che le città e i Paesi si impegnino a fornire lo spazio fisico ed aereo per i vertiporti e un quadro normativo per i voli eVTOL, devono comprendere quali sono i vantaggi sociali ed economici che derivano dall’uso di questa tecnologia, come la riduzione di traffico e di emissioni, l’arrivo di nuove industrie, la crescita di lavoro e gettito fiscale. Citytech sarà il contesto giusto per approfondire queste tematiche.”
MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE | 14.30 – 18.00
LA CITTÀ A PORTATA DI APP - Trend e sfide dei servizi di mobilità
Le tecnologie digitali hanno radicalmente trasformato il nostro modo di muoversi in città e di fruire dei servizi di mobilità. Ne parleremo insieme alle principali aziende che hanno rivoluzionato il settore, come ACCIONA, ALD Automotive, FREE NOW, MiMoto, Mobike, SHARE NOW e VINCO.NET.
LA CONVERSIONE VERSO L’ELETTRICO DI MASSA - Hub di ricarica e tool a supporto della transizione
La conversione verso l'elettrico è in atto: sarà la sfida principale dei prossimi anni e sarà possibile solo grazie ad una forte collaborazione tra pubblico e privato e tra tutti gli attori coinvolti. In un primo focus dedicato a infrastrutture e servizi interverranno ATM, A2A Energy Solutions, Geotab, Be Charge, in un secondo incentrato su prodotti e tecnologie Bosch, FCA ed Energica Motor Company ed in un terzo rivolto alla logistica a zero emissioni AICAI, FIAP, UNRAE e Transport & Environment.
GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE | 09.30 – 13.00
LA GRANDE SFIDA DELLA MICROMOBILITÀ - Esperienze a confronto
Un confronto tra le esperienze europee e quelle delle città italiane che hanno già avviato o avvieranno la sperimentazione del servizio, per comprendere le possibilità del settore micromobilità. Hanno confermato la partecipazione gli Assessori alla Mobilità di Milano Granelli, di Torino Lapietra, di Bologna Priolo e di Pesaro Morotti. Interverranno anche Marco Maria Donzelli del Codacons; Pau Noy da Barcellona e gli operatori Hive e Circ, servizi di monopattini in sharing attivi in diverse città europee.
LA MOBILITÀ DIGITALE SI FA STRADA - Tra big data, pagamenti digitali e blockchain
Pagamenti digitali, utilizzo della tecnologia Blockchain, analisi dei dati, calcoli predittivi: giocano tutti un ruolo fondamentale nel processo di trasformazione digitale della mobilità. Ce lo racconteranno Regione Lombardia, ATM Milano, AMAT Milano, Esri Italia, FREE NOW, Flowbird Group e LUISS Business School.
Molte delle aziende più innovative dell’industria automotive e del settore mobilità e trasporti hanno confermato la loro presenza, scegliendo l’evento come palcoscenico per presentare i propri progetti e le proprie soluzioni: ALD Automotive, FREE NOW e Geotab (Silver Sponsor), Be Charge, Bosch e SHARE NOW (Supporter Sponsor), ACCIONA, ESRI Italia, Flowbird e hive (Tech Sponsor), K-City e VINCO.NET (Startup), Circ, Energica Motor Company, MiMoto e Mobike (Mobility Partner). È partner tecnico dell’evento ATM mentre Airbus, ANIASA, Nexa Capital Partners, Open Italy e The Aviary Project sono knowledge partner. L’iniziativa ha, inoltre, ottenuto il patrocinio tecnico di AIPARK, AMAT, INU e TTS Italia.
CITYTECH E LA SMART SOCIETY 5.0
A cura di Emilia Garito, CEO Quantum Leap IP ed Innovation Manager
Nello scorso secolo, caratterizzato dall'epoca dell’Industry 3.0 (fase di industrializzazione in cui la robotica e l’automazione richiedevano ancora una forte interazione con l’uomo, prima di divenire sistemi tecnologici da esso autonomi nell’epoca dell’attuale Industry 4.0), il sistema economico ha guidato le scelte del consumatore indirizzandolo verso esigenze “latenti” che corrispondessero perfettamente ai prodotti acquistabili sul mercato, inducendo così la creazione di nuovi mercati da soddisfare. A questo proposito ricordiamo la storica frase di Henry Ford che ha segnato l’era della produzione di massa: “Avranno l’auto che vorranno, del colore che vorranno, purché sia nera”.
Gli effetti di tale modello produttivo si vedono ancora oggi, nel XXI° secolo, in cui il paradigma si è però completamente ribaltato e la nostra economia si è andata progressivamente a basare su un’offerta nettamente superiore alla domanda e su una domanda sempre meno standardizzata. Oggi infatti, a differenza del recente passato, questo diverso rapporto tra domanda e offerta sta determinando una situazione del tutto inattesa per i produttori di tecnologia, i quali si vedono davanti alla necessità di capire le reali esigenze del consumatore e di essere in grado di rispondere a nuove richieste sempre più personalizzate. In questo contesto risulta molto difficile imporre bisogni che possano essere soddisfatti con prodotti standardizzati, mentre è sempre più fondamentale per un’azienda poter diversificare la propria offerta produttiva, anche valutando possibilità di innovazione reperibile al di fuori delle proprie aree di competenza e ricerca.
Da qui la necessità attuale delle industrie di accogliere le proposte tecnologiche esterne ad esse e di esplorare nuovi modelli di business partecipativi e inclusivi, verso una cultura completamente aperta e antitetica a quella della precedente epoca industriale, che prende il nome di Open Innovation – ovvero, la capacità di acquisire dall’esterno l’innovazione di volta in volta necessaria per far fronte alle nuove esigenze del mercato e creare una vera e propria Super Smart Society del futuro. Questa Super Smart Society, di fatto, si basa sulla soddisfazione dei reali bisogni e si esprime in maniera esaustiva nel concetto giapponese di Society 5.0, ovvero una società tecnologicamente avanzata - Augmented Human Society - in cui il progresso è progettato in chiave Human Centered, ovvero pensato per migliorare le condizioni di vita e di lavoro dell’uomo.
In questo obiettivo, un ruolo importante lo giocano soprattutto le industrie, la ricerca scientifica e naturalmente le istituzioni, le quali possono, meglio di altri, interpretare e proporre le esigenze del cittadino, facendole percepire globalmente e localmente come le nuove strade su cui costruire una relazione domanda-offerta che sia virtuosa, e soprattutto che possa essere risolutiva delle problematiche economiche e sociali. Il concetto della Society 5.0, dunque, va ben oltre le questioni economiche o di business e mira a costruire una società inclusiva e trasparente la cui visione utopistica, ma non per questo irrealizzabile, è quella di un nuovo sistema produttivo in cui ognuno possa condividere le stesse opportunità e che garantisca una crescita economica e un benessere per tutti, senza discriminazione di età, genere, lingua o appartenenza geografica. La grande questione si gioca nella volontà dei diversi attori di renderla possibile.
URBAN AIR MOBILITY A CITYTECH: IL CONTESTO DI MILANO E LA RICERCA NEXA ADVISORS
A cura di Carlo Iacovini, Partner di Clickutility on Earth
La Mobilità Urbana Aerea è considerata la prossima frontiera dell’innovazione nel settore dei trasporti. I grandi trend di cambiamento tipici dell’automobile, come la guida autonoma, la connettività e la condivisione, trovano già ora larga applicazione nell’aeronautica, ad eccezione dell’elettrificazione che solo di recente sta entrando nei programmi di sviluppo dell’industria. La crescita del settore dei droni, con applicazioni logistiche e trasporto di oggetti o passeggeri, ha creato le condizioni per ripensare la mobilità includendo la terza dimensione.
Oggi la mobilità aerea è oggetto di investimenti industriali da parte di grandi gruppi e, solo in alcune parti del mondo, Governi nazionali e città stanno concretamente lavorando alle precondizioni legislative e di sicurezza per avviare progetti pilota in questo settore. In America, ad esempio, Uber guida un programma ambizioso con Uber Elevate per realizzare un servizio di ridehailing a tre dimensioni con veicoli aerei studiati ad hoc, ed ha recentemente avviato a New York un primo servizio, Uber Copter, riservato al trasporto verso l’aeroporto di alcuni clienti tramite un più tradizionale elicottero. In Australia, Medio Oriente, Asia troviamo altre iniziative mentre, in Europa, le città di Londra e Parigi hanno annunciato programmi e investimenti.
NEXA Advisors - parte del gruppo NEXA Capital Partners, società americana di strategic advisory investiment - ha realizzato una tra le più complete ricerche di mercato del settore analizzando 74 città nel mondo, tra le più idonee ad ospitare nuovi servizi di mobilità aerea. E così per ogni città vengono presi in esame le infrastrutture necessarie (aeroporti, eliporti, ospedali, metropolitane esistenti e di nuova costruzione), gli investimenti necessari per le flotte di veicoli, la domanda potenziale, il valore del mercato, le dimensioni delle operations e l’indotto industriale in un arco temporale 2020-2040.
Lo Studio posiziona Milano al 27° posto tra le città analizzate con potenziale di crescita, ma include la presenza anche di Roma (53°) e di Siracusa (72°). I servizi di mobilità aerea non sono pensati solo come “taxi VIP”. Anzi, i principali modelli di business si basano su trasporti di emergenza (per/tra ospedali), logistica urbana per oggetti di piccole dimensioni e servizi di trasporto persone a media distanza.
L’opportunità per Milano
Milano è una metropoli moderna e nei ranking internazionali si posiziona come Capitale mondiale della moda e come Capitale italiana della finanza, ospitando cinque sedi delle “Fortune 1000 companies” del mondo ed è naturalmente candidata ad attrarre l’innovazione tecnologica della mobilità urbana aerea. Lo Studio di NEXA indica una previsione di oltre 1,88 miliardi di dollari di ricavi derivanti da tali servizi entro il 2040, attraverso l’utilizzo di 15 eliporti (esistenti) a cui si dovrebbero ad aggiungere 14 nuovi Vertiporti e il coinvolgimento di 30 strutture ospedaliere che potrebbero diventare parte del network. La domanda eventuale di passeggeri stimata è di oltre 1 milione di persone all’anno, mentre in termini di infrastrutture l’investimento necessario sarà di 95 milioni di dollari. Inoltre, sarebbero previsti 88 milioni di dollari per i costi operativi dei servizi a cui si aggiungono 312 milioni di dollari per la flotta veicoli. Sono numeri interessanti che, se accompagnati da un quadro regolatorio che consentirà l’avvio di sperimentazioni, confermerà Milano tra le città pioniere di innovazione.
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