Riesaminati gli istanti successivi la morte del piccolo Samuele Lorenzi
Il consulente del pm: "Disturbo grave di personalità"
I periti concordano: "Uno stato crepuscolare di coscienza"
TORINO - Il processo d'appello per il delitto di Cogne è ripreso questa mattina a Torino. La mamma di Samuele, come anche l'avvocato Carlo Taormina, non sono presenti. C'è, invece, il legale d'ufficio Paola Savio, nominata dopo la rinuncia al mandato da parte dell'avvocato Taormina. Notevolmente ridotto il numero dei presenti tra il pubblico, dopo la decisione di Annamaria Franzoni di non partecipare più alle udienze.
I primi minuti dopo l'aggressione al piccolo Samuele Lorenzi sono stati rivissuti in aula. Così come richiesto dal legale d'ufficio, l'avvocato Paola Savio, è stata ascoltata la registrazione della telefonata fatta dalla Franzoni la mattina del 30 gennaio 2002 al 118.
Ecco la trascrizione:
Centralino: "Pronto".
Franzoni: "Ascolti mio figlio ha vomitato sangue e non respira, abito a Cogne"
Centralino: "Un attimo che le passo subito ..."
Franzoni: "Fate presto, la prego" (musica d'attesa - tratta da 'Le quattro stagioni' di Vivaldi - per alcuni secondi) - Operatrice: "Pronto"
Franzoni: "Mio figlio ha vomitato sangue, venga subito"
Operatrice: "Allora, no, con calma (Annamaria urla e la sua voce si sovrappone) devo avere l'indirizzo, abbia pazienza"
Franzoni: "Abito a Cogne"
Operatrice: "Il numero di telefono (...). Ecco, Cogne dove?"
Franzoni: "Frazione Montroz"
Operatrice: "Con calma ... Monrò?"
Franzoni: "Cosa devo fare?"
Operatrice: "Numero civico?"
Franzoni: "Ooh ... eeh ... la prego, sta male!" - Operatrice: "Signora, con calma perché non risolviamo niente. Allora, Monrò?".
Franzoni: "Numero 4 A. E' già venuta stanotte perchè stavo male io. Vi prego, aiutatemi, non respira ... (respiro affannoso, urla incomprensibili)"
Operatrice: "Subito ... Signora, abbia pazienza, è Montroz o Monrò?"
Franzoni: "Montroz".
Operatrice: "Ecco. Numero?"
Franzoni: "Oh, mamma mia. 4 A".
Operatrice: "4 A. Signora, allora suo figlio quanti anni ha e come si chiama?"
Franzoni: "Tre anni, Samuele".
Operatrice: "Di cognome?"
Franzoni: "Lorenzi (interferenza telefonica). La prego, sta malissimo".
Operatrice: "Signora, intanto se vomita non lo tenga ..."
Franzoni: "E' tutto insanguinato, ha vomitato tutto il sangue. Non respira ...".
Operatrice: "Arriviamo subito, signora"
Franzoni: "Grazie"
Operatrice: "Mi lasci solo il telefono libero perché se no..."
Franzoni: "Sì, sì, sì, arrivederci".
Il giudice Romano Pettenati ha poi richiamato per un chiarimento un testimone, l'appuntato dei carabinieri Paolino, che ha parlato di alcune riprese fatte durante i sopralluoghi nella villetta di Cogne. A questo proposito l'avvocato Savio ha chiesto al giudici di disporre l'acquisizione degli originali del filmati del Ris "perché si è capito che ogni volta che c'è un trasferimento da un supporto a un altro ci sono delle differenze. Non si può prescindere dall'acquisizione di tutto il materiale completo e deve essere il giudicante a decidere cosa togliere". Il riferimento è al fatto che del filmato eseguito il 31 gennaio è stata fornita solo alla parte video ma non quella audio giudicata dai carabinieri non rilevante.
Il procuratore Vittorio Corsi ha replicato che "quello che conta sono le immagini e, in particolare, le immagini che contano solo quelle del 30 gennaio". Il giudice Pettenati ha respinto la richiesta di acquisizione del sonoro riservandosi "di prendere posizione sulla richiesta difensiva di controllare se i filmati siano da acquisire in originale in seguito al successivo controllo dei medesimi".
E' poi iniziata l'audizione dei periti, a cominciare dal professore Roberto Mutani che ha eseguito una perizia neurologica sui referti di due esami a cui la Franzoni si era sottoposto questa estate. Secondo il neurologo, in presenza di certe patologie come quelle che sembrano emergere dall'analisi di un elettroencefalogramma su Annamaria Franzoni, "ci può essere una risposta aggressiva e non giustificabile" anche a un rumore o alla semplice richiesta di "un bicchiere d' acqua" ma, se non ricorrono altre condizioni, impossibili da accertare senza altri test, "è molto raro che si arrivi a infliggere lesioni o a uccidere".
Per il professore la presenza di onde teta lasciano pensare o a un assopimento o, più probabilmente, a scompensi come l'epilessia e i disturbi del sonno (parasonnie), gli unici che, a differenza dell'emicrania, possono produrre "comportamenti violenti" e "potenzialmente correlabili al delitto".
"Ma il discorso - ha sottolineato - rimane teorico, visto che non ho potuto compiere ulteriori esami". Il presidente della Corte, Romano Pettenati, ha fatto presente che Annamaria Franzoni, all'epoca del fatto, soffriva d'ansia, e il perito ha osservato che l' ansia può essere un "fattore facilitante" dell'epilessia e delle parasonnie.
Mutani ha preso atto che due professori universitari (a Bologna e Chieti) interpellati dalla difesa hanno detto che l'elettroencefalogramma fa pensare a un semplice assopimento durante i test, ma ha osservato che "loro hanno potuto visionare solo sette fogli" dei circa 110 del tracciato.
Origine: Repubblica



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