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martedì 12 dicembre 2006

P2P, non chiamateci pirati

La manifestazione di Milano ha ottenuto l'adesione delle comunità online e di alcuni soggetti politici: un corteo per chiedere al Governo di legalizzare lo scambio senza fini di lucro di file protetti da diritto d'autore

(Punto-Informatico) martedì 12 dicembre 2006 - C'è soddisfazione nelle parole con cui gli organizzatori ne parlano a Punto Informatico: nel capoluogo lombardo domenica scorsa si è tenuta la prima manifestazione di piazza contro la normativa antip2p italiana, la famigerata Legge Urbani, un'occasione per sottolineare pubblicamente che scambiare file protetti da diritto d'autore non significa rubare se lo si fa senza fini di lucro.
"Alla manifestazione - spiega a Punto Informatico uno dei promotori, Luigi Di Liberto - vi erano una cinquantina di persone che hanno rotto gli indugi ed hanno avuto il coraggio di mostrarsi pubblicamente a rivendicare la dignità che deve essere data a chi usa internet anche per scaricare opere tutelate da diritto d'autore, senza per questo essere additati a pirati e ladri".
All'evento organizzato da Scambio Etico hanno aderito molte diverse realtà Internet, utenti e soggetti politici. Oltre alla presenza di alcuni radicali ha partecipato anche la Sinistra giovanile della Lombardia. Una partecipazione che ha consentito ai promotori di accedere ai locali di una sede DS di cui hanno accesso d'uso per tenere come da programma l'assemblea costituente di Scambio Etico, associazione che intende contribuire a riavviare il dibattito sul futuro del diritto d'autore nell'era digitale.

"Nonostante le nostre aspettative fossero di una partecipazione più numerosa - spiega Di Liberto - ci riteniamo soddisfatti di aver potuto dare un primo segnale alla classe politica che non siamo disposti a subire questa condizione passivamente e va rilevato come chi ha partecipato lo abbia fatto con entusiasmo e con la consapevolezza di abbattere un tabù per il quale ci si debba vergognare e nascondere".
"Complice anche la splendida giornata - scrivono quelli di PCpiùfacile che hanno partecipato all'evento - più che una marcia è stata una passeggiata, tranquilla e regolare. I manifestanti hanno suscitato l'interesse un po' sonnolento di quanti in quel momento, poco prima dell'ora di pranzo, si trovavano a passare dalle parti di piazza Duomo. Una passeggiata che probabilmente non ha cambiato nulla e che non cambierà nulla, ma che almeno ha dato un segnale. Per quanto sparuto il "popolo del Peer to Peer", come si sono autodefiniti i partecipanti nel volantino distribuito ai passanti, esiste ed è pronto a dimostrare di non ritenersi affatto criminale".
Tra gli altri, ha partecipato all'evento anche TNTVillage comunità di scambio non profit che si ispira a Scambio Etico e che è fondata sul principio della condivisione etica dei materiali. Sul blog del celebre sito c'è una raccolta delle notizie sulla manifestazione. Proprio su TNTVIllage Di Liberto spiega l'importanza del varo della costituente di Scambio Etico: "Abbiamo fatto un primo passo necessario ed indispensabile alla costruzione di qualcosa che possa dare un contributo al processo riformatore di quanto la legge Urbani ha prodotto".
A farsi vedere tra i manifestanti, anche alcuni studenti dell'Istituto "AB Sabin" di Segrate che, coordinati da un docente, stanno lavorando sul tema del file sharing e delle normative italiane. In occasione dell'evento, anche il musicista Daniele Sepe ha voluto dire la sua: "Sono anni che ascolto i lamenti degli industriali della musica. Prima la cassetta Philips, poi il cd master e infine internet. Il sapere deve girare, la formula delle aspirine così come la musica. Chi non ha voglia di regalare al signor Sony o a Mister Dalla 36 euro per 45 minuti di musica può scaricare quel che vuole. State certi che se poi gli piace assai, il cd farà pure lo sforzo di comprarlo".
Altre immagini dell'evento milanese sono disponibili su Colombo.

Articolo originale visualizzabile con links e video su Punto-Informatico cliccando sul titolo.

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