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mercoledì 10 gennaio 2007

Morte Saddam, arrestato l'autore del video che ha scioccato il mondo

La notizia rilanciata dalla tv al Arabiya, confermata dal governo iracheno

Il premier Nouri al Maliki adirato per le sconvolgenti immagini
al-Rubaie: "Processo inquinato da chi vuole escalation violenza"
Voci e smentite sull'esecuzione di Barzan al Tikriti e Awad al Bander


 Morte Saddam, arrestato l'autore del video che ha scioccato il mondo BAGDAD - L'autore del filmato non autorizzato
dell'impiccagione di Saddam Hussein è stato arrestato. Lo riferisce l'emittente Tv panaraba al Arabiya.

La notizia, riporta Repubblica, è stata rilanciata anche da Cnn e Ap che, sull'arresto, hanno sentito un portavoce del governo iracheno. Il funzionario ha preferito mantenere l'anonimato circa la persona arrestata anche se ha specificato che si tratta di "un ufficiale che ha assistito all'esecuzione" e che adesso "è indagato".

In particolare Cnn ha intervistato Mowaffak al-Rubaie, responsabile della Sicurezza nazionale che era presente all'esecuzione. Secondo il consigliere, quel giorno, nella stanza adibita a patibolo, c'erano anche "persone che non facevano parte della squadra ufficiale dell'esecuzione".

al-Rubaie ha anche detto che, a suo avviso, "l'intero processo sia stato infiltrato da persone che hanno un grande interesse a che si verifichi un'escalation della violenza. Persone che hanno a cuore solo i propri interessi politici, o quelli dei loro gruppi o dei loro leader, ma per quanto riguarda il governo iracheno credo che abbia fatto tutto il necessario perché il processo fosse corretto".

Secondo quanto riferiscono più fonti il premier iracheno Nouri Al Maliki sarebbe piuttosto arrabbiato per le immagini "rubate" dell'impiccagione che hanno fatto il giro del mondo, suscitando sdegno e condanna.

Ieri Al Maliki aveva affidato a tre funzionari il compito di indagare e scoprire chi abbia girato con il telefonino le immagini sgranate in cui si vedono le guardie inneggiare al leader sciita Moqtada al Sadr e insultare l'ex presidente iracheno prima dell'esecuzione.

"Chiunque sia stato sarà punito", ha assicurato anche il generale Abdel Karim Khalaf, portavoce del ministero dell'Interno, che ha confermato l'istituzione di una commissione di inchiesta. L'alto ufficiale non ha voluto rivelare chi siano i tre membri cui è stato chiesto di far luce sull'accaduto.

Intanto oggi il comando americano in Iraq ha preso le distanze dal modo in cui è stato giustiziato l'ex leader iracheno. Il generale William Caldwell, portavoce del contingente, ha assicurato che a organizzare l'esecuzione sono state le autorità irachene cui sono state demandate anche misure di sicurezza, perquisizioni dei partecipanti e requisizione dei telefoni comprese. "Non abbiamo avuto assolutamente niente a che fare", ha detto, anzi "noi avremmo fatto le cose diversamente".

Si rincorrono invece voci e smentite circa le nuove impiccagioni che dovrebbero avvenire a breve in esecuzione della sentenza emanata dal tribunale iracheno. In particolare le televisioni al Arabiya e al Furat hanno preannunciato per domani l'impiccagione di Barzan al Tikriti, il fratellastro di Saddam Hussein ex capo dei servizi segreti, e dell'ex presidente del tribunale rivoluzionario Awad al Bander.

Entrambi sono stati condannati a morte insieme con l'ex raìs al processo per la strage di sciiti a Dujail.
L'indiscrezione è confermata da un fonte vicina al premier Nouri al Maliki, che è voluta rimanere anonima. "I documenti sono stati firmati e saranno giustiziati domani" all'alba, ha spiegato la fonte. I due sono però ancora sotto la custodia degli americani.

Un altro collaboratore del primo ministro ha invece smentito. "L'informazione non è precisa, molto probabilmente saranno giustiziati la settimana prossima, dopo le festività", ha detto Sami al Askari. Terminata 'Eid al Adha' (la Festa del sacrificio), il governo iracheno ha prolungato la vacanza fino a sabato.


Fonte:
www.masterworld.org/news/news.php?id=18842

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