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sabato 21 luglio 2007

Harry Potter non muore: sposa Ginny e ha 3 figli


Il maghetto Harry Potter non muore

ma si sposa con Ginny e ha tre figli

Si è risolta la grande attesa in tutto il mondo per la settima e ultima puntata
della popolare saga creata da J.K Rowlands


ROMA - Harry Potter, il maghetto più famoso del mondo, non muore. Niente bagno di sangue per lui. Ma si sposa con Ginny Weasly, sorella del suo amico Ron, che a sua volta porta sull'altare Hermione. Harry poi mette al mondo tre figli destinati a seguire le sue orme e quindi a imparare l'arte della magia a Hogwarts. Insomma, la nuova puntata della popolare saga, il settimo e ultimo libro dal titolo "Harry Potter and the Deathly Hallows", uscito stanotte in tutto il mondo e in lingua inglese, fa tirare un sospiro di sollievo ai suoi tanti fan. Grazie a un finale con il classico Happy End. Ci rimette invece la pelle, anche qui nel rispetto assoluto degli intrecci alla Hollywood, il malefico lord Voldemort.

Per il maghetto si era temuto il peggio quando qualche settimana fa la Rowling - diventata la più ricca donna del Regno Unito grazie al successo mega-galattico della saga - aveva anticipato senza scendere in dettagli che si sarebbe stato alla fine dell'intreccio un pauroso "bagno di sangue".

Ad una prima, affrettata lettura l'epilogo in chiusura di 'Harry Potter and the Deathly Hallows' non è però destinato a traumatizzare nessuno: i personaggi più amati sopravvivono tutti alla grande, in un idilliaco 'happy ending' dopo la tempesta ambientato nella settembrina campagna inglese.

Il lancio ufficiale nelle librerie, aperte apposta a mezzanotte e prese d'assalto dai tantissimi fan di Harry Potter, ha confermato che la costosa operazione di embargo organizzata dalle case editrici Bloomsbury (in Gran Bretagna) e Scholastic (negli Stati Uniti) per evitare fughe di notizie fino al fatidico 21 luglio sono miseramente fallite: è risultato infatti autentico il testo che circola da giorni sui siti pirata di Internet.

Il fallito embargo non ha comunque inficiato la sapiente operazione di marketing che ha saputo portare alle stelle la suspense e che dovrebbe rimpinguare le casse delle due case editrici e rendere ancora più ricca la ricchissima Rowling.

La scrittrice ha partecipato anch'essa a pieno al lavoro promozionale e stanotte, prima di autografare 1.700 copie del romanzo, ne ha letto qualche stralcio in pubblico al Museo londinese di Storia Naturale per una platea di bambini.

Per poter avere l'onore di mettere le mani per primo sull'atteso romanzo centinaia e centinaia di ragazzi e ragazzi - alcuni venuti apposta dall'estero, in particolare da Belgio e Olanda - hanno bivaccato da mercoledì a stanotte davanti a molte librerie del centro di Londra che sono rimaste appositamente aperte fino alle ore piccole o sono state riaperte per il faraonico lancio di 'Harry Potter and the Deathly Hallows'. I saccopelisti hanno affollato con particolare gusto , malgrado parecchi rovesci di pioggia, il marciapiede davanti alla libreria Waterstonès di Piccadilly.

Oltre che per le fughe su Internet, che hanno mandato in bestia la Rowling, la casa editrice Bloomsbury non ha nascosto il suo sconcerto per il comportamento dei supermercati che in Gran Bretagna hanno in qualche misura svilito il romanzo riducendolo a pura esca commerciale per l'accalappiamento dei clienti.
I supermercati avevano già annunciato qualche settimana fa che avrebbero venduto con un grosso sconto il romanzo rispetto al prezzo ufficiale di copertina (17,99 sterline e cioè 27 euro) ma nelle ultime 24 ore si sono fatti la guerra in un'incredibile gara al ribasso. Pur avendolo pagato all'ingrosso 8,87 sterline la catena Asda ha deciso di metterlo in vendita per appena 5. Lo stesso Tesco. Mentre i supermercati Morrison sono scesi addirittura a 4,99.

Prezzi quindi vistosamente in dumping, fatti però agli affezionati clienti che spendano in altri prodotti almeno dieci, venti o cinquanta sterline. La casa editrice Bloomsbury si è detta "assolutamente stupefatta" dalle strategie messe in atto dai supermercati che "pretendono di essere Robin Hood ma si comportano come lo sceriffo di Nottingham".
Ancora più sconcertato Tim Godfray, capo di Bookseller Association, l'associazione dei librai. A suo giudizio "c'è qualcosa di impazzito in questi enormi sconti che indeboliscono in modo notevole l'industria editoriale".

Childline, un telefono amico per bambini e adolescenti, ha annunciato venerdì mattina il rafforzamento dei turni per il week-end nella previsione che riceverà molte chiamate da parte di giovani lettori angosciati dagli spargimenti di sangue raccontati in 'Harry Potter e le Reliquie Mortali' (questa sembra la più calzante traduzione in italiano) ma alla luce del finale catartico - all'insegna del più tradizionale 'e vissero felici e contenti' - non sembra il caso.


Origine: Repubblica

www.CorrieredelWeb.it

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