"La strage sul lavoro continua". Così, ai microfoni di Ecoradio, Maurizio Zipponi, responsabile economia e lavoro di Rifondazione Comunista, crea un filo tra i problemi odierni e l'incendio che nel 1956 uccise 262 lavoratori (la metà dei quali italiani) a Marcinelle, in Belgio.
"Ricordare non basta. Marcinelle deve far riflettere – sottolinea Zipponi – sul fatto che cambiano i tempi, cambia la tecnologia, tutto si modernizza, ma gli infortuni sul lavoro non cambiano". È necessaria inoltre una considerazione sulle condizioni in cui lavorano gli immigrati che, per il deputato di Rifondazione, "sono esposti ai lavori più pericolosi, ma anche al ricatto e al caporalato: se pretendi il rispetto delle regole ti rispondono che puoi anche startene a casa".
Infine, un commento al testo unico sulla sicurezza sul lavoro approvato di recente in parlamento. "Un buon testo, – conclude Zipponi ad Ecoradio – che interviene su appalti, ispezioni e in situazioni esposte a rischio come l'edilizia. Ma è necessario che la sicurezza sul lavoro entri nella cultura, nel modo di agire degli italiani, nelle materie di studio scolastiche".
Ufficio Stampa
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