destinatario di rifiuti e nuove abitazioni ed i servizi riomangonno quelli degli anni '80
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI NAPOLI: IL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO APPROVATO CON DELIBERA N° 1091
di Raffaele Pirozzi <raffaele.pirozzi@email.it>
L'Amministrazione Provinciale di Napoli con la delibera N° 1091 ha definitivamente approvato il Piano Territoriale di coordinamento Provinciale. Dal luglio 2006, data di prima approvazione del Piano fino ad oggi, si è sviluppato un lungo lavoro di indagine e consultazioni che hanno coinvolto sia gli enti locali che quelli di settore attraverso numerose riunioni e convegni.
Dopo la pubblicazione vi saranno 2 mesi per avanzare osservazioni e chiedere modifiche .
Tutti questi suggerimenti dice- il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale - saranno discussi in una conferenza di Pianificazione alla quale verranno invitati tutti i Comuni della provincia, gli Enti e le Associazioni interessate. Di seguito il Piano territoriale di Coordinamento Provinciale sarà sottoposto, per la discussione e l'approvazione definitiva, al Consiglio Provinciale; in ultimo, la Giunta regionale della Campania farà una verifica di congruità tra Piano Territoriale Provinciale e PTR. E' questo un metodo di lavoro che va fortemente applaudito perché il suo "iter" è garanzia di ampio consenso da parte di tutte le realtà presenti sul territorio.
NEL MERITO :
Invece il Piano non è condivisibile perché parla di " Policentrismo" solo in omaggio al Piano Territoriale regionale mentre di fatto determina un'operazione di puro alleggerimento delle zone più densamente popolate verso la periferia della Provincia di Napoli appesantendo ulteriormente la periferia senza risolvere il problema alla base. E' indispensabile, invece, rilanciare il dibattito e la discussione sulla distribuzione del peso demografico, abitativo e dei servizi sull'intera regione Campania e non solo sulla provincia di Napoli ed assumere le opportune decisioni operative.
Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale va quindi condiviso per il metodo democratico adottato nella sua realizzazione ma va modificato in alcune sue linee guida per quanto attiene la distribuzione sul territorio regionale e non solo provinciale.
In questo quadro la zona Giuglianese da tempo, è emarginata dal contesto produttivo e dei servizi e pertanto ha bisogno di interventi per il suo radicale recupero.
Lo stesso Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale parlando dell 'area Giuglianese descrive una zona che ha bisogno di servizi urbani di livello superiore e di una riqualificazione delle aeree fortemente compromesse da una edificazione disordinata; pone l'esigenza di una ristrutturazione radicale e la promozione di attività produttive e servizi innovativi con la realizzazione di un polo produttivo di alta qualificazione .
Contestualmente, però, presenta un'analisi arretrata ed obsoleta che non sempre rispecchia la situazione reale che sta determinando alcuni fenomeni quali:
-Diverse aziende, per mancanza di sorveglianza adeguata, stanno fuggendo dall'area ASI di Giugliano per allocare la produzione in altre ASI della Provincia di Napoli meno infestati dalla malavita organizzata;
-Uno studio, di qualche anno fa, finanziato dall'Amministrazione Provinciale parlava di un'area Giuglianese prossima al proto-collasso territoriale. A distanza di anni il collasso del territorio è avvenuto, la mancanza dei servizi per la cittadinanza è ormai un dato di fatto e l'invivibilità del territorio è ulteriormente rimarcata da parte di tutti .I servizi sono rimasti quelli degli anni '80 sul piano sanitario,dei trasporti, del tempo libero, di aggregazione dei giovani e del vivere civile fino ad arrivare ad una invivibilità dell'intera zona Giuglianese. Ed ora il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale propone di decentrare a Varcaturo (Giugliano) ulteriore popolazione con la costruzione di vani necessari per accogliere adeguatamente le persone. (circa 25.000)
Esprimiamo le nostre perplessità su questo modo di procedere ed invitiamo i rappresentanti provinciali presenti nel Consiglio a chiedere la modifica del PTCP . L'invito è rivolto al Dott. Raffaele Topo ed al Sig. Biagio Iacolare eletti in collegi Provinciale della Zona Giuglianese.
Bisogna lavorare nella zona Giuglianese per dare servizi e struttura che non contemplino aumenti di volumi abitativi da costruire. Riqualificare e ristrutturare l'esistente, decentrare verso l'interno della regione esigenze abitative e produttive con adeguati servizi deve essere la parola d'ordine di tutti i cittadini dell'area Giuglianese.
Il Giuglianese è vero non ha, allo stato attuale, peso politico ma non per questo il suo territorio deve accogliere tutto senza adeguate scelte o senza definire delle priorità. Il Territorio non può essere destinatario di rifiuti e di vani che ne accrescono l'invivibilità facendo, in questo modo, inconsapevolmente gli interessi dei costruttori e della malavita organizzata..
No, il Giuglianese va bonificato, risanato, dotato di servizi adeguati e va reso sicuro utilizzando al meglio le residue energie e le restanti risorse ancora esistenti.
Napoli, 11/03/08



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