"Da questo lavoro è emerso che il sistema della Sanità in Calabria presenta una criticità dal punto di vista della garanzia delle prestazioni sanitarie, emergono le diverse cause di questa situazione, cause legate al malfunzionamento della macchina amministrativa in primo luogo, ad una questione stratificata nel tempo, molto consolidata, che investe tutti gli aspetti: gestionali, organizzativi e finanziari". Così il prefetto Silvana Riccio, durante l'Arca della legalità, programma di Enrico Fierro e Nello Trocchia, in onda su Ecoradio, commenta i risultati del lavoro della commissione di indagine sullo stato della sanità in Calabria.
"I risultati erano prevedibili, il problema risiedeva nella gestione, nell'organizzazione, nel modo di lavorare, che noi abbiamo definito nella relazione come " metodologia del disservizio", che quasi quasi è eufemistico. L'altra cosa che emerge palesemante è che quello calabrese è un sistema che non è strutturato per poter funzionare al meglio".
"Una delle proposte è stata quella di aiutare la regione – ha concluso la presidente della commissione Riccio - nelle prossime scelte di nomina dei direttori generali con una commissione esterna che per lo meno possa verificare il possesso dei requisiti; poi all'interno della rosa dei possessori dei requisti richiesti, la regione potrà scegliere autonomamente".
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