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COMUNICATO STAMPA
Scuola/Pantaleo (CGIL): "Da Berlusconi accuse ingiustificate"
"Le accuse di Berlusconi sono ingiustificate e ingenerose." Così Domenico Pantaleo, segretario generale della CGIL scuola, risponde al premier nel corso di un'intervista rilasciata a Econews. "Il sindacato è stato sempre fattore d'innovazione, anche dal punto di vista pedagogico. E' ovvio che il sindacalismo della scuola è vasto, ma mi pare un'accusa assolutamente pretestuosa. Un sindacato per sua natura ha bisogno di difendere professionalità e competenze di chi rappresenta. Nelle parole di Berlusconi c'è l'idea che nella scuola si possa fare a meno dei sindacati."
Sulla necessità di alzare gli insegnanti degli stipendi, Pantaleo dice: "Gli stipendi degli insegnanti sono bassi. Tuttavia, se si pensa di alzare gli stipendi attraverso i tagli, si contrapporranno interessi, si creeranno spaccature e si spingerà gli insegnanti alla corporativizzazione. Si possono coniugare migliori condizioni salariali e una scuola che funziona. Non accetteremo mai questo terreno di confronto."
Aperture arrivano sul piano della meritocrazia: "Stabiliamo le regole con le quali valutare, con le quali favorire la meritocrazia. Questo è un terreno di confronto, ma la verità è che il governo procede in maniera autoritaria e unilaterale, ricercando di volta in volta un nemico, che oggi è rappresentato dai sindacati e domani non so chi altro."
"Nel piano Gelmini," attacca ancora Pantaleo, "anche sforzandomi, non riesco a vedere innovazioni. Non capisco qual è il modello di scuola verso cui si va, e soprattutto se si abbia ancora l'idea di una scuola pubblica aperta a tutti che abbia elementi di qualità. A questo aggiungo che si sta andando verso la distruzione del segmento di scuola che funziona meglio, ovvero le elementari, attraverso il ritorno al maestro unico, la riduzione degli insegnanti di sostegno, la fine sostanziale del tempo pieno. Non vedo un progetto riformatore, ma solo tagli. La verità è che chi dirige la scuola è Tremonti, non la Gelmini."
"Non sono d'accordo", prosegue il segretario, "neanche sulla riduzione del rapporto alunni/docenti: significa dare minore possibilità di apprendimento. Questi interventi, fatti in maniera automatica e con l'unico intento di risparmiare, sono rischiosi."
Infine, Pantaleo elenca ai microfoni di Econews le principali urgenze della scuola italiana: "C'è bisogno di strutture che funzionano, perché molti edifici non sono a norma, e da questo punto di vista ho apprezzato che il governo abbia ricominciato a investire nell'edilizia scolastica, c'è bisogno di una maggiore integrazione tra cicli scolastici, c'è bisogno di rivedere la didattica, c'è bisogno di rimotivare gli insegnanti, anche con criteri di valutazione. Insomma, va ristabilito il senso di una missione della scuola italiana."
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ipocriti o smemorati? hanno già dimenticati i tagli alla scuola proposti da PRODI?
RispondiEliminaEuro 535 milioni per l’anno 2008
Euro 807 milioni per l’anno 2009
Euro 1.218 milioni per l’anno 2010
Euro 1.432 milioni per l’anno 2011