COMUNICATO STAMPA
BOLOGNA (WWF): " Il ministero dell'ambiente? Posizioni imbarazzanti"
"Noi, purtroppo, abbiamo un'ottica obsoleta, vecchia e incapace di futuro. In questo, il comparto industriale italiano non mostra quello che è la parte migliore".
Ai microfoni di Econews, il commento di Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF, sulla posizione dell' Italia sul pacchetto energia-ambiente.
"Siamo di fronte ad una crisi epocale, che non è soltanto economica, ma è anche ecologica. In questa crisi, sicuramente non ci sarà futuro basato su combustibili fossili, ma ci sarà una forte accelerazione per un cambiamento, perché gli effetti dei cambiamenti climatici e quindi l'aumento dell'effetto serra naturale saranno significativi e gravi". "Quindi – continua Gianfranco Bologna - non ha senso non posizionarsi in maniera intelligente, con le migliori tecnologie a disposizione, con l'innovazione, con la capacità di essere competitivi sul mercato in un ambito che sarà sempre più dominante nei prossimi anni." "Dire semplicemente che questo è un costo e non vedere la straordinaria prospettiva di un voltare pagina, è una cosa abbastanza grave, anche perché la posizione industriale trascina una posizione del governo". " I conti vanno fatti tenendo conto di tutto. Cioè, tutto quello che l'economia non considera e quindi, anche il danno che si produce a livello ambientale da produzioni industriali che continuano ad usare i combustibili fossili e che creano le condizioni per avere una modificazione profonda di quella che è l'attuale stabilità climatica". Sul veto minacciato da Berlusconi, Bologna osserva: "la trovo una battaglia di retroguardia. Oggi noi abbiamo la necessità di non perdere altro tempo. Il costo dell'inazione, cioè del non fare, è molto superiore al costo del fare. A livello planetario, questo è un insegnamento che stanno capendo tutti". Ma il ministero dell'ambiente, visto il lavoro e le posizioni della ministra, serve ancora? Gianfranco Bologna conclude così ai microfoni di Econews: "Il discorso è su chi svolge i ruoli. Non deve esistere un ministero dell'ambiente che si deve occupare esclusivamente di difesa dell'ambiente. È l'intero esecutivo moderno, che si trova nel 2008 di fronte a delle sfide epocali e che non può permettersi di ignorare la variabile ambiente. C'è una ministra che o è silente o se parla dice cose preoccupanti, questa è una cosa francamente imbarazzante".
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