L' "INTEGRAZIONE PER GLI IMMIGRATI" DAL CAPO DELLO STATO E LA TASK FORCE PER I LUOGHI D'ASSEDIO AGLI EXTRACOMUNITARI.
di Lopreiato Antonella
Gli opinionisti cecano di dare un senso alle innumerevoli vicende accadute a Rosarno. Gli ultimi casi successi hanno sconvolto l'intera Nazione. Come risolvere la questione "Ndrangheta" in Calabria. Il presidente della Repubblica Napolitano richiama l'ordine politico a favore di ordine e legalità che dovranno essere obiettivi primari non solo per la Calabria ma per l'intera Nazione. Il Presidente aggiunge lavorare per un'effettiva integrazione degli immigrati - che è compito degli enti locali che a loro volta - lo Stato deve fornire e garantire risorse sufficienti, per fronteggiare questi fenomeni e quelli legati alla criminalità organizzata".
A destare profonda preoccupazione anche il capo dello Stato che afferma noi tutti rappresentanti dello Stato siamo responsabili di casi che dovevano essere previsti ed evitati. La collettività, non solo calabrese, ha bisogno dello Stato affinchè non si ripetano più situazioni simili che rischiano di portare pregiudizi su un fenomeno terribile come quello del fascismo. Il cittadino ha il diritto di essere rispettato. Gli africani emigrati che vivono in Calabria hanno, per la maggior parte il permesso di soggiorno e come tali necessitano di rispetto e hanno diritti come tutti noi. I cittadini del sud vivono in situazioni economiche imbarazzanti che lo portano all'esasperazione. Non bisogna dimenticare che la politica ha pieni doveri e questi casi successi sono gravi poiché la incessante richiesta di aiuto da parte del sud arriva da cittadini onesti e lavoratori ma purtroppo il problema è la 'ndrangheta che ci mette le mani e i cittadini ne subiscono le conseguenze. "A Rosarno afferma il Capo dello Stato sono accadute cose brutte, pesanti. Uno scoppio di insofferenza che ha mostrato il peggio di ciò che si era accumulato nell'animo dei cittadini e degli immigrati". L'importante ora è che non si ripeta più un caso simile. Le prevenzioni sono già partite dai rappresentanti della magistratura calabrese che ha il compito di eliminare quanto prima la "'ndrangheta per affermare la legalità". La solidarietà del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano va al procuratore generale Salvatore Di Landro e ai procuratori di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, e di Palmi, Giuseppe Creazzo per lo sventato attentato alla Procura Generale. I casi esorbitanti successi a Rosarno hanno portato gli immigrati ad abbandonare la piana di Gioia Tauro. I soldi che dovrebbero essere investiti dalla Regione per la comunità finiscono nelle mani di politici corrotti, mafiosi e imprenditori agricoli. Sono motivi che portano la Calabria ad una situazione di pregiudizio errato nei confronti di chi con lealtà e amicalità offre lavoro e alloggio agli extracomunitari. Dal ministro dell'interno una "task force" per evitare che anche a Castel Volturno si ripetano i casi già avvenuti a Rosarno. C'è bisogno di tolleranza, integrazione e rispetto e dopo gli abusi agli extracomunitari il rammarico è grande e c'è chi se ne va con la speranza che il sud un giorno cambi la sua mentalità. E' essenziale non generalizzare nelle vicende poiché i fatti successi hanno sconvolto l'intera comunità ed ora si cerca di evitare il peggio anche a Castel Volturno a Caserta. C'è bisogno che gli aiuti arrivino dallo Stato nel vero senso della parola.
"Basta rimpianti, basta intolleranza c'è bisogno di integrazione e rispetto".
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