Le nostre credenze determinano i nostri risultati (di Fabio Pandiscia)
In PNL si definiscono "credenze potenzianti" quelle che forniscono un supporto (ad esempio: "sono sempre stato fortunato in amore", "Sono ok così come sono", "Ho talento e successo in ogni cosa che faccio"), e "credenze limitanti" quelle che arrecano un danno (ad esempio: "mi ammalo sempre", "Non so gestire i soldi", "Sono troppo vecchio", "Non sono una persona ok"). Quelle limitanti generano delle suggestioni negative, sia quando sono applicate ad un tipo di comunicazione esterna, cioè in relazione con gli altri, sia interna con noi stessi; in questo ultimo caso possono essere veramente distruttive.
Sono le credenze a determinare i nostri risultati perché influenzano le nostre azioni, le quali a loro volta, come in un circolo vizioso, condizioneranno i risultati stessi.
Un giorno frequentando un corso che trattava proprio le "credenze" il relatore raccontò una storia che mi piacque particolarmente, ci disse: "Immaginate che ogni giorno in banca sul vostro conto, vi arrivino 86400 euro, però non vi è modo di accumularli quindi o si spendono o si perdono. Cosa fareste?". Rigiro a voi la domanda: "Cosa fareste?".
Sono sicuro che ognuno di noi si darebbe da fare per spenderne il più possibile.
Tutti noi abbiamo in realtà una cifra simile, solo che non è in soldi, ma in secondi, infatti ognuno di noi ha a disposizione nell'arco di una giornata 86400 secondi da vivere come vuole e se non lo fa, nessuno gli da indietro il tempo perduto.E' bene pensare in questo modo anche al potenziale che abbiamo a nostra disposizione, se cerchiamo di usarne il più possibile, otterremo anche di più.
Le nostre convinzioni sono come delle profezie che si auto-avverano, ci permettono di confermare le nostre credenze le quali con il tempo diventano parte di ciò che siamo. Ciò che crediamo determina come agiamo, di conseguenza determina i risultati che otteniamo i quali condizioneranno ulteriormente le nostre convinzioni.
Che tu creda di farcela o di non farcela, avrai comunque ragione (H. Ford)
Ciò che crediamo è generalmente ciò su cui ci focalizziamo, se avremo credenze potenzianti sulle nostre capacità andremo ad attingere di più al nostro potenziale, rispetto a quanto faremo se avremo delle credenze limitanti; come andremo poi ad agire sarà il frutto di queste credenze, le azioni daranno luogo indiscutibilmente a determinati risultati, e tali risultati confermeranno le credenze che già avevamo. Ne deriva che le nostre immagini mentali formano il nostro atteggiamento mentale, in ogni occasione. Quanto più ci sentiamo ok, tanto più ok appariremo agli altri; allo stesso modo, più siamo sicuri di noi stessi, tanto migliore sarà l'impressione che produrremo sugli altri rafforzando allo stesso tempo la nostra autostima. Questo ciclo può essere denominato "ciclo del successo", se le convinzioni che abbiamo saranno di tipo potenzianti, e "ciclo dell'insuccesso" qualora usassimo convinzioni di tipo limitanti.
Diventa impossibile quindi avere successo se il nostro focus mentale è orientato al fallimento, perché se è questo che la nostra mente "vede", questo andrà a realizzare. Dal focus mentale traspaiono le nostre credenze, si tratta in pratica di un circolo vizioso, che a sua volta se attuato in positivo, diventerà un circolo virtuoso. E' possibile quindi migliorare il nostro potenziale, se vuoi puoi saperne di più su: www.formaementis.net o su www.fabiopandiscia.it
Pandiscia Fabio
Note sull'autore: Pandiscia Fabio, Psicologo clinico e di comunità. Ricercatore e Master Trainer PNL. Autore di vari libri sul miglioramento personale e PNL. Coach, Imprenditore e Partner di varie aziende del centro Italia. Fondatore della scuola di formazione FormaeMentis dove svolge corsi di PNL riconosciuti da NLP International. Dal 1988 ad oggi partner della società "Pandiscia Ascensori srl", azienda certificata Iso 9001:2000, dove svolge il ruolo di assicuratore del sistema di qualità, trattamento dati per la privacy, formazione tecnica del personale sui processi di riparazione e manutenzione impianti. Da vari anni tende ad estendere la sua formazione anche in ambito sportivo, dopo venti anni di pratica nelle arti marziali ha fondato nel 2004 l'A.S. Fight club Rieti dove svolge il ruolo di istruttore Wing Tzun (Ebmas system) e corsi di motivazione e sistemi di rilassamento utili nel training sportivo. Nel 2005 ha ottenuto la licenza di Bodyguard con la quale offre corsi di addestramento, comunicazione, preparazione e motivazione ai suoi allievi e agli agenti preposti alla sicurezza pubblica e privata.
Ha pubblicato: 1."La comunicazione come forma mentis", edizioni Psiconline, 2009. 2. "L'Adolescente in psicoanalisi", edizioni Psiconline 2009.
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