PORTI - CONSULTA ANCI: "DDL DEL GOVERNO E' PASSO INDIETRO INACCETTABILE"
Il disegno di legge sulla Riforma del sistema portuale "e' un passo indietro rispetto alla legge 84/94, che i Comuni non possono accettare. I Comuni sono i primi ad avere bisogno di tempi rapidi per l'approvazione dei piani regolatori per evitare conflittualita', ma il testo proposto non affronta il problema e non propone risposte a queste esigenze. Rischia piuttosto di creare ulteriori conflitti".
E' questo il parere espresso all'unanimita' dalla riunione della Consulta delle citta' Portuali dell'Anci, che boccia il contenuto del disegno di legge sul sistema portuale. "E' un provvedimento concettualmente sbagliato - afferma la Consulta - perche' esprime un'idea di porto che non interagisce con la citta'.
I rappresentanti delle citta' portuali, dopo un primo confronto di merito, saranno ricevuti oggi dal Ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli.
"Le autorita' portuali - ricorda la Consulta - devono gestire solo i servizi all'interno del porto, e rappresentano uno strumento, non un soggetto portatore di funzioni di Governo del territorio".
Secondo i sindaci delle citta' portuali "non considerare il ruolo delle citta' e' un errore strategico: vuol dire considerare il porto come un sistema produttivo chiuso". Nel ddl del governo, inoltre, "non vengono presi in considerazione una serie di fattori dirimenti: scompare l'aspetto legato alla fiscalita' locale, a dispetto di ogni federalismo; non c'e' considerazione del peso che il porto rappresenta per la citta', anche solo in termini di manutenzione stradale; non viene considerato il ruolo del Comune nella creazione delle adeguate infrastrutture, ne' vengono tenuti in considerazione gli effetti moltiplicativi della sinergia".
Come se non bastasse "in un momento di crisi economica e di taglio degli enti inutili - fa notare la Consulta - il provvedimento del governo prevede un ulteriore aumento del numero delle Autorita' portuali, proprio mentre i Comuni continuano a lavorare per una loro riduzione".
Infine, fanno notare i sindaci, "il ddl, cosi' per come e' formulato, potrebbe configurare gli estremi per un ricorso alla Consulta, perche' lede la capacita' programmatoria dei Comuni".
Alla riunione erano presenti, tra gli altri, la presidente della Consulta e sindaco di Genova, Marta Vincenzi, il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, il sindaco di Carrara Angelo Zubbani, il sindaco di Fiumicino Mario Canapini, il sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, il vicesindaco di Ravenna Gianantonio Mingozzi, l'Assessore alle Attivita' produttive del Comune di Venezia Antonio Paruzzolo, l'assessore alla riqualificazione della Costa del Comune di Palermo, Maurizio Carta.
Roma, 3 Giugno 2010
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