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domenica 13 marzo 2011

WWF: MENTRE IN GIAPPONE SI RISCHIA LA TRAGEDIA NUCLEARE, IN ITALIA LE LOBBY NUCLEARISTE E GOVERNATIVE SI ABBANDONANO AL CINISMO


 

 

 

WWF: "MENTRE IN GIAPPONE SI RISCHIA LA TRAGEDIA NUCLEARE, IN ITALIA LE LOBBY NUCLEARISTE E GOVERNATIVE SI ABBANDONANO AL CINISMO"

 

Il WWF invita il Governo ad un ripensamento sulla scelta nucleare: ora quali regioni in Italia si sottoporrebbero ad un tale rischio?

 

Con il referendum popolare di giugno si potranno mettere a tacere  gli "archeologi della politica energetica" del nostro paese e dare una svolta per un futuro di efficienza e rinnovabili

 

    Non bastavano le tragiche notizie che arrivano da molte centrali nucleari giapponesi e che lasciano il mondo col fiato sospeso per le sorti di milioni di persone: gli affaristi e i politici italiani che vogliono riportare in Italia una minaccia allontanata 24 anni fa per volontà popolare si stanno abbandonando al mero cinismo di fronte al paventarsi di una catastrofe possibile che purtroppo rischia di superare ogni possibile previsione. Non un segno di ripensamento, un dubbio, una volontà di  verifica: gran parte dei politici nuclearisti si limitano a fare i piazzisti del nucleare.

Lo 'specchio' di questo cinismo è rimbalzato oggi su alcune  prime pagine di quotidiani italiani: "Non è successo nulla", "Balle atomiche", "la situazione è sotto controllo" mentre le immagini che scorrevano su tv e web e i commenti dei reporter e degli inviati riportavano una realtà ben più drammatica.

Ben altro stile, rispetto al cinismo italiano, quello del cancelliere tedesco Angela Merkel, che ha ordinato un'immediata ispezione per verificare la sicurezza delle centrali tedesche la cui chiusura è stata posticipata. La Germania, comunque, nei prossimi anni abbandonerà il nucleare, visto che oggi se ne può fare a meno e quelle che 24 anni fa erano promesse (lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica) oggi sono la realtà che registra il massimo sviluppo a livello mondiale. Non esiste ragione al mondo perché l'Italia debba scegliere di correre oggi un tale rischio, se non quello del mero guadagno di alcune lobby affaristiche.

 

L'ITALIA PUO' SCEGLIERE FONTI SICURE E PULITE

Ma un ripensamento è ancora possibile davanti a fatti tanto spaventosi, se si è uomini e donne di Stato. I Governatori delle Regioni dicano chiaramente davanti ai cittadini se sono disponibili ad accettare di esporre la popolazione a tali rischi.  Il popolo italiano potrà ribadire la propria volontà votando SI al referendum popolare che chiede di abrogare la legislazione nuclearista messa in piedi da questo Governo quale unico vero atto di archeologia di politica energetica, insieme al tentativo di diminuire gli incentivi alle rinnovabili. Il WWF invita il Governo italiano a riflettere bene prima di prendersi la responsabilità di avviare un percorso ormai irreversibile della paura nucleare: la politica è ancora in tempo per un deciso e responsabile cambiamento di rotta.

 

ACQUA MARE PER RAFFREDDARE : SE CONFERMATO E' LA CARTINA DI TORNASOLE SUL LIVELLO DI GRAVITA' 

Nonostante i tentativi di rassicurazione del Governo giapponese, le notizie che arrivano sempre più drammatiche: la sola circostanza che si sia scelto di raffreddare il nocciolo del reattore della centrale di Fukushima direttamente con acqua marina, fortemente corrosiva e quindi dannosa per il reattore, dimostra che ormai si sta tentando il tutto per tutto per evitare la catastrofe. Altre notizie molto preoccupanti arrivano da altre centrali (è stato dichiarato lo stato di emergenza nella centrale di Onagawa) e da un altro reattore di Fukushima. Il WWF ritiene sia indispensabile da parte dei governi ed enti che hanno esperienza e capacità offrire la massima collaborazione e assistenza tecnica al Giappone per tentare di contenere il danno. E' una corsa contro il tempo , di solidarietà per le popolazioni colpite. E' evidente che già il livello attuale di contaminazione ha esposto molte migliaia di persone a dosi elevate di radiazioni e questo è già molto preoccupante, visto che tale esposizione potrebbe avere conseguenze serie per la salute.

 

Roma, 13 marzo  2011


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