“Il picchio”, edito nel 2011 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana editoriale “La quiete e l’inquietudine”, è una pubblicazione a quattro mani di Susanna Franceschi e Gian Ugo Berti. Susanna lo definisce intrigante, misterioso, simbolico, triste, autobiografico, ed invita i lettori a capirne il motivo.
“Un picchio che ricorda a lei il suo uomo meraviglioso, un volatile che le parla e le gira attorno come un fumetto pieno di conforto, di conferme del suo sentire. E’ questo il senso speciale di un racconto speciale: il lungo e indissolubile filo che lega per sempre, al di là della vita e della morte, due persone che si sono amate davvero, e che continuano ad amarsi davvero. […]” Dalla prefazione di Silvia Denti
L’autrice è stata molto disponibile nel rispondere ad alcune domande per presentarsi ai lettori e per far conoscere un po’ del suo “Il picchio”.
A.M.: Chi è Susanna Franceschi?
Susanna Franceschi: Sono una donna semplice, amo fare i lavori di casa e soprattutto cucinare. Vivo in campagna, in una splendida tenuta, ma molto isolata. La prima casa abitata è a 3 km nei campi e su strada impervia e sterrata. Essendo una solitaria non mi pesa affatto e mi muovo, malvolentieri, solo per lavoro. Sono il vicepresidente e responsabile del comitato scientifico di una Fondazione Storica Nazionale. Vivo con mio marito, che è neurochirurgo e giornalista scientifico ed otto cani, tra maremmani e lupi, tutti raccolti ai canili. Essenzialmente mi occupo di congressualità storica con le varie università. Poi, naturalmente scrivo. Sono una storica di genere, cioè scrivo saggi e saggi romanzati sul percorso delle donne e la loro rilevanza nel corso della storia.
A.M.: Qual è la tua passione principale?
Susanna Franceschi: Amo leggere, e leggo di tutto. Mi piace anche guardare film e il genere che preferisco è il giallo e la fantascienza. In realtà amo più di tutto non far niente: mettermi in giardino, seduta e non fare assolutamente niente.
A.M.: Descrivici con 5 aggettivi il tuo “Il picchio”.
Susanna Franceschi: Intrigante, misterioso, simbolico, triste, autobiografico. Credo che la motivazione per queste mie definizioni la debbano trovare i lettori. Io posso solo dire che parla, in buona parte, di qualcosa che è veramente accaduto.
A.M.: Il libro è stato scritto a quattro mani. Perché questa scelta?
Susanna Franceschi: Mio marito Ugo ed io siamo in sintonia letteraria totale e scriviamo quasi tutto insieme, come condividiamo tutto anche per quanto riguarda il lavoro di fondazione. A volte partiamo da un progetto deciso insieme, altre volte uno comincia un suo progetto e "chiama" dentro l'altro per completare ed amplificare. Non leggiamo mai, se non a lavoro finito, ciò che a scritto l'altro. A volte ci comunichiamo a che punto della trama siamo. I nostri personaggi vivono vite parallele di uno stesso percorso.
A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni? La consiglieresti?
Susanna Franceschi: Con Rupe mi trovo bene, almeno in questa fase del progetto. Molta professionalità e disponibilità. Io credo molto nella diffusione e nel valore delle presentazioni di un testo. Ma questo è presto per giudicarlo.
A.M.: A chi dedichi la tua pubblicazione?
Susanna Franceschi: A Ugo.
A.M.: Qual è l’ultimo libro che hai letto?
Susanna Franceschi: Di solito ho tre o quattro libri in lettura, molti per lavoro, altri per piacere. Di quelli per lavoro non parlo, direi che ho finito giusto ieri “Dracula” di Bram Stocker, letto per la centesima volta. Oggi spero di finire “La storia dei Celti”.
A.M.: Il 29 ottobre sarai impegnata in un evento importante. Ci puoi raccontare qualcosa in merito?
Susanna Franceschi: Per scaramanzia (prima dei congressi non se ne parla!) dirò solo che è un lavoro a cui lavoro da un anno e mezzo. Si parlerà della crisi di fine secolo e la nascita del movimento libertario nel carrarino fino al regicidio Bresci. Ho nove dei più importanti storici delle varie università. Speriamo tutto vada liscio: un congresso è come un parto, c'è sempre l'imprevisto!
A.M.: Qualche news futura che vuoi condividere con noi?
Susanna Franceschi: Dopo il Book Festival dovrei avere una presentazione sponsorizzata dall'assessorato cultura a Firenze ed una a Signa, poi il 12 novembre sono a Roma e successivamente nelle Marche. Questo sempre con il testo di storia. Mi devo, anzi mi voglio, poi preoccupare del Picchio. È il figlio che amo di più. Anzi, approfitto: organizzatemi qualcosa, il mio trolley è sempre pronto. A marzo mi esce un nuovo saggio ed una silloge poetica.
Dimenticavo!!! Sono una blogger, ne ho quattro di blog .Quindi, magari, cliccatemi!
Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per ordinare il libro.
http://www.rupemutevoleedizioni.com/
http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni
http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993
Alessia Mocci
Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni
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