Giovedì 15 maggio 2015
?WHAT ARE YOU
a Lecco e oltre
?WHAT ARE YOU è un interrogativo fondamentale, il primo che andrebbe affrontato. Infatti non si può scegliere di non scegliere: non appena si prende possesso della vita, bisogna dare una risposta a questa domanda connaturata all'essenza umana. Domanda pericolosa quanto inevitabile, perché dalla risposta dipenderanno le responsabilità, che spaventano qualsiasi uomo, soprattutto se vive in un'Italia accerchiata dalle incertezze.
?WHAT ARE YOU è un flash-immob, un evento che intende festeggiare le scelte con l'assordante silenzio di un'installazione pittorica, senza ricorrere alla protesta e alla provocazione strillata.
Michele Musolino, a seguito di un accadimento giudiziario e mediatico che ha visto protagonista, volente o nolente, la sua famiglia e che ha quasi portato il padre a compiere un gesto estremo, lancia una sfida agli abitanti di Lecco: giovedì 15 maggio ogni cittadino potrà decorare i supporti delle installazioni ?WHAT ARE YOU in 5 punti della città con un post-it nel quale raccontare se stesso e la sua essenza profonda, rispondendo alla domanda posta dalle stesse opere.
L'iniziativa si estende su Facebook a tutti gli Italiani e non solo: ogni internauta potrà descrivere "what he/she is" con un post corredato dall'hashtag #whatareyou.
"La posizione dell'artista è umile. Egli è sostanzialmente un canale", Piet Mondrian
Michele Musolino nasce nel 1989 a Lecco e studia Architettura a Milano. Geometria e disegno lo appassionano fin da piccolo, i primi lavori sono di stampo naturalistico: ritratti e composizioni in matita che evidenziano una chiara analisi e studio della realtà.
Amante della filosofia, approfondisce autori come Schopenhauer, che lo aiutano ad una comprensione dell'essere in maniera molto spirituale. Sofferente di fronte alla logica odierna dell'apparire e da sempre sensibile alle tematiche sociali, sceglie di abbandonare il lavoro presso l'azienda di famiglia per abbracciare l'arte a tutto tondo.
In contatto con vari artisti italiani, tra cui Enrico Manera e Lucio Bulgarelli, continua i suoi studi da autodidatta, approfondisce artisti come Kandinsky di cui si sente quasi un allievo. La geometria e il colore diventano i suoi mezzi di comunicazione.
Michele ironizza, dicendo che per guardare un suo quadro si dovrebbe aver in mente la frase scritta sulla porta dell'Accademia di Atene, ovvero "Entrata riservata ai geometri".
Il giovane artista ha esposto ed espone i suoi lavori in occasione di diverse collettive sul suo territorio.



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