All’Ospedale Veterinario
dell’Università Statale di Milano a Lodi il primo caso al
mondo di chirurgia robotica mininvasiva teleassistita per
l’asportazione di un tumore surrenalico in un leone (Panthera leo).
Il connubio tra alta
tecnologia ingegneristica italiana e la struttura di assoluta
avanguardia del Polo Veterinario Universitario di Lodi ha
permesso di ridurre al minimo l’invasività dell’operazione.
L’intervento è perfettamente riuscito e il leone, che si
chiama Leonardo, sta bene.
Lo
scorso 20 aprile presso l’Ospedale Veterinario Universitario di
Lodi è stato asportato un surrene affetto da tumore a un leone
di 8 anni. Si tratta del primo caso in assoluto al mondo di
intervento effettuato su un animale tramite l'ausilio del robot
chirurgico "Telelap ALF-X". L'operazione è andata bene al punto
che il paziente, che ha riportato solo 3 ferite di circa 3
centimetri, ha potuto deambulare già 3 ore dopo la fine
dell’anestesia generale, mostrando un ripristino delle normali
funzioni organiche nelle 24 ore successive.
Ora,
completamente ristabilito, il leone è tornato a casa, al Parco
Safari delle Langhe di Murazzano in provincia di Cuneo.
Circa
trenta giorni prima, la veterinaria del Parco, dott.ssa Alice
Andolfatto, aveva contattato il Dr. Giuliano Ravasio,
ricercatore della Statale, per un consulto su Leonardo, un Leone
maschio di 8 anni che da qualche tempo lamentava una
sintomatologia riferibile ad una malattia endocrina. Il
“paziente” era stato quindi trasferito presso il Polo
Veterinario di Lodi dell’Università degli Studi di Milano per essere sottoposto a una
TC toraco-addominale eseguita dal dott. Davide Zani e dal dott.
Maurizio Longo, che rivelava la presenza di un tumore di 4 cm di
diametro a carico del surrene sinistro. Nella stessa sede, una
biopsia aveva confermato la natura neoplastica della massa.
Nessun tumore surrenalico né tantomeno la sua asportazione erano
mai stati descritti in letteratura nella specie leone.
A
questo punto il dilemma. L'uso della chirurgia tradizionale a
cielo aperto per l’asportazione di una neoplasia in una sede
così delicata avrebbe comportato un importante danno ai tessuti
e il decorso post operatorio sarebbe stato lungo e stressante
per l’animale, con un rischio decisamente alto di complicanze
post operatorie connesse alla ferita chirurgica.
Da
qui l’idea di ricorrere alla chirurgia laparoscopica
mini-invasiva tele assistita. Dell’équipe medica coinvolta nella
diagnostica e nell’intervento hanno fatto parte il dott.
Giuliano Ravasio (responsabile del progetto e responsabile
dell’Unità Operativa di Anestesia dell’Ospedale Veterinario
Lodi), il dott. Davide Zani (vice responsabile dell’Unità
Operativa di Radiologia dell’Ospedale Veterinario di Lodi) e il
dott. Maurizio Longo (dottorando di ricerca ), con il contributo
del dott. Stefano Nicoli e del dott. Luca Formaggini.
Il robot "Telelap
ALF-X", che l’italianissima
azienda SOFAR S.p.a. ha concesso in uso all’Azienda Polo
Veterinario di Lodi, è una macchina avveniristica, già impiegata
presso il Policlinico Gemelli di Roma. Il robot lavora con un
meccanismo simile a quello della laparoscopia classica ma i bracci
chirurgici vengono comandati a distanza da una consolle. Questa
tecnologia trasmette al medico una visione interna dell'addome
tridimensionale e ad alta definizione.
Grazie a particolari
software sviluppati dagli ingegneri della SOFAR Telelap ALF-X
fornisce una
sensibilità tattile sulla consistenza dei tessuti e mediante
un originale eye-tracker consente all’operatore di spostare la
telecamera, e quindi l’inquadratura, con il semplice movimento
degli occhi.
Questo
intervento pionieristico effettuato su un leone potrebbe aprire le
porte a una nuova era di chirurgia robotica, anche per animali che
devono essere sottoposti a interventi particolari o a specie che
necessitino di un post-operatorio il più possibile privo di
stress.
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