Il Codacons annuncia battaglia contro il sistema del "Bail-in" che entrerà in vigore in Italia il prossimo 1 gennaio, e che rappresenterà una "disgrazia" per azionisti e obbligazionisti.
"La soluzione non è certo informare ora la clientela sui rischi del Bail-in, come chiesto oggi dalla Consob – spiega il presidente Carlo Rienzi – Le informazioni sugli investimenti a rischio andavano date e con estrema precisione al momento della sottoscrizione dei titoli. In Italia ci sono migliaia e migliaia di piccoli investitori cui le banche hanno rifilato titoli ad altissimo rischio, senza fornire loro le dovute informazioni sui pericoli cui andavano incontro. Lo attestano le numerose sentenze dei Tribunali di tutta Italia ottenute dal Codacons che hanno disposto il rimborso integrale in favore dei risparmiatori di azioni e obbligazioni diventate nel tempo carta straccia".
Un assaggio di ciò che accadrà con il Bail-in lo si è avuto in questi giorni con il salvataggio di Banca Marche, Banca Etruria, Carife e Carichieti, approvato domenica dal Consiglio dei ministri, che ha prodotto perdite ingentissime agli azionisti e ai possessori di obbligazioni subordinate.
Per tale motivo il Codacons sta valutando le opportune azioni legali da intraprendere sia a tutela dei risparmiatori delle 4 banche coinvolte nel piano di salvataggio del Governo, sia contro il sistema del Bail-in, per la parte che danneggia gli investitori cui non sono state rese opportune informazioni sui titoli venduti.
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