Cerca nel blog

lunedì 30 novembre 2015

“Spiru Farm” e “Vale la pena” sono le startup che hanno vinto “Coltiva l’idea giusta!”, il concorso promosso da Make a Change e UBI Banca per promuovere l’imprenditorialità sociale in ambito agroalimentare.

Si è svolto oggi l’evento finale di “Coltiva l’idea giusta!”, il concorso promosso da Make a Change e UBI Banca per promuovere l’imprenditorialità sociale nel settore agroalimentare. Lanciato lo scorso giugno, il concorso ha registrato la partecipazione di quasi 200 start up che si sono sfidate attraverso un percorso strutturato su diverse fasi di selezione. L’ultima, a metà ottobre, aveva ristretto a 5 le startup finaliste tra le quali, oggi, sono state individuate quelle che si aggiudicheranno il premio finale.  Ad essere intervenuto, tra gli altri, è stato anche il Viceministro per le Politiche Agricole, Forestali e Alimentari, Andrea Olivero, che ha inserito l’iniziativa nel novero delle buone pratiche per la promozione dell’impresa sociale nel settore agroalimentare e ha sottolineato l’importanza di come le aziende agricole debbono essere consapevoli della responsabilità sociale che hanno anche sul territorio di riferimento.
L’evento è stato presentato da Silvia Vianello.

A vincere, in realtà, avrebbe dovuto essere solo uno dei progetti; la giuria, però, presieduta da Victor Massiah, il consigliere delegato di UBI Banca, ha optato per un ex aequo finale tra Spiru Farm e Vale la Pena.

La prima ha come obiettivo la produzione di spirulina, un’alga marina che presenta eccellenti proprietà integrative proteiche naturali. Il prodotto è di grande interesse per l’intero settore dell’alimentare vegetariano e vegano, che sta conoscendo interessanti margini di crescita in questi ultimi anni, a fronte di una sempre maggiore sensibilità da parte dei consumatori in ordine ai temi etici ed ecologici. Il progetto Spiru Farm si avvale di un impianto innovativo che si basa su un concetto di economia circolare sfruttando gli output termici dell’impianto di biogas presente in azienda: da energia normalmente inutilizzata, tali output diventano vantaggio competitivo e risorsa a costo zero per la produzione dell’alga.
E’ interessante notare come le aziende che oggi producono Spirulina in Italia sono molto poche: delle 3 attualmente esistenti con un mercato nazionale solo una è Bio. Le altre, inoltre, hanno intrapreso una strategia di marketing improntata sulla distribuzione di prodotti puramente nutraceutici, con un più alto valore di mercato, ma che vengono identificate dal consumatore quasi come un farmaco e lo allontanano dalla percezione della Spirulina come prodotto naturale e prodotto agricolo alimentare, che offre una naturale percezione di consumo quotidiano ad un più ampio pubblico.

La seconda, Vale la Pena, ha l’obiettivo di realizzare un’azienda agricola sociale multifunzionale con malteria e birrificio, con annesso locale di mescita e ristorazione. La prospettiva è quella dell’inclusione sociale e professionale di detenuti, in un’ottica di replicabilità. Le statistiche, in base alle quali emerge che i detenuti coinvolti in progetti professionali riportano un rischio di recidiva estremamente ridotto rispetto a quelli che non vengono coinvolti in questo genere di progetti, testimoniano il valore sociale di un’iniziativa di questo genere. Il prodotto che verrà realizzato sarà di carattere artigianale e di altissima qualità, anche grazie a una serie di partnership strategiche attivate ad hoc. Tra queste, figurano quella con Unionbirrai e Slow Food.

Il premio finale in realtà è un vero pacchetto di servizi – finanziari e di consulenza – messi a disposizione da UBI Banca, integrati da un percorso di incubazione all’interno di Make a Cube.

Eccoli, nel dettaglio, i servizi di cui potranno beneficiare le due startup:

              finanziamento a tasso zero della linea Farm&Food o UBI Comunità per un importo fino a 50.000 euro, della durata massima di 60 mesi con eventuale preammortamento di 36 mesi;

              conto package Utilio Click&Go o Non Profit Online con 36 mesi di canone gratuito;

              servizio UBI World a supporto dell’internazionalizzazione;

              servizio di Corporate Advisory di UBI Banca a supporto della realizzazione del business plan prospettico e del benchmarking settoriale;

              supporto alla misurazione dell’impatto sociale del progetto attraverso lo strumento SROI.

A decretare le startup vincitrici una giuria che, oltre ad essere presieduta da Victor Massiah, era composta da Federico Versace (Socio Fondatore Make a Change), Serena Porcari (Consigliere Delegato di Fondazione Dynamo), Giovanni Cobolli Gigli (Presidente di Federdistribuzione), Domenico Brisigotti (CEO Coop Italian Food di COOP Italia) e Camilla Lunelli (Resp. Comunicazione e Relazioni Esterne Ferrari F.lli Lunelli s.p.a.)

I criteri adottati hanno fatto riferimento a: Impatto Sociale; Sostenibilità economica, Scalabilità, Innovazione e Capacità di comunicazione (sulla quale si è basato il voto in diretta della stampa).

“Al di là della soddisfazione per il risultato ottenuto da Vale la Pena e Spiru Farm – spiega Andrea Rapaccini, presidente di Make a Change – è stato davvero bello, interessante e stimolante registrare quanta voglia di innovazione sociale e di fare impresa c’è all’interno del settore agroalimentare. Sono queste le spinte di cui il sistema-Paese ha bisogno per ripartire. Perché è possibile conciliare mercato e valori”.

“Scegliere non è stato facile – ha spiegato Victor Massiah, commentando il lavoro svolto dalla giuria -. Abbiamo deciso di premiare da un lato un progetto d’impresa certamente valido sotto il profilo economico e industriale, ovvero Spiru Farm, che punta a soddisfare un mercato per ora piccolo ma dalle enormi potenzialità; dall’altro, abbiamo anche voluto valorizzare “Vale la Pena” che, se riuscirà a trovare una sua sostenibilità economica potrà essere replicato in tutto il resto del Paese, diventando vero motore di inclusione sociale”.

A osservare da vicino i numeri e le idee che il concorso ha portato alla luce anche numerose realtà che hanno deciso di sostenere  “Coltiva l’idea giusta!”. Tra questi, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Federsolidarietà e Acli Terra. Da non dimenticare il Gruppo Volantario di ManagerItalia, che ha fornito ampio supporto di tutorship ai progetti nelle fasi che hanno preceduto l’evento finale.

A contendere la vittoria a Spiru Farm e Vale la Pena sono state queste altre 3 startup che hanno anch’esse beneficiato, nel corso della fase finale, di un percorso di accelerazione. Da segnalare che i giornalisti presenti hanno deciso di assegnare il Premio della Stampa all’Orto degli zii.


Orto degli Zii (Campania)

In un contesto molto difficile quale quello della Campania, dove la società civile si sta impegnando con forza per reagire alla morsa della criminalità organizzata, questo progetto imprenditoriale punta a bonificare dei terreni confiscati alle organizzazioni criminali, per una superficie di oltre 2 ettari. L’obiettivo, è rendere questi terreni nuovamente utilizzabili, con una finalità di agricoltura sociale basata sull’inserimento di lavoratori svantaggiati. Inoltre, il progetto prevede l’attivazione di una piccola fattoria didattica e un utilizzo da parte della comunità cittadina attraverso la creazione di orti sociali e di un parco urbano. Ad essere coinvolti nel progetto saranno persone svantaggiate socialmente che non hanno ancora avuto modo di accedere al mondo del lavoro. Un’attenzione specifica sarà rivolta all’inserimento di minori.

Genuina – mente (Marche)

Mira alla creazione di una cooperativa sociale agricola di tipo B che impiega lavoratori svantaggiati nella gestione di una impresa agricola.
Le  attività  prevalenti  sono  quella  agricola,  la  trasformazione  di  prodotti  agricoli  e  la  loro commercializzazione. L’azienda impiega metodi biologici e non intensivi di coltivazione e utilizza prevalentemente energia da fonti rinnovabili.
La  attività  agricole  sono  affiancate  da  attività  di  carattere  sociale  come  la  pet  therapy, i laboratori di active aging per gli anziani e attività di carattere ludico e culturale per la comunità locale. L’azienda ha un forte legame con il territorio della Vallesina, nelle Marche.

Terre Solidali (Lombardia)

Il progetto punta a creare una rete di imprese sociali e non che si occupano di agricoltura sociale, biologica, turismo rurale, ristorazione tipica di qualità, percorsi formativi e didattici che possano, nel tempo, condividere prodotti e servizi da promuovere collettivamente a favore di altre cooperative, singoli, gruppi, altre imprese interessate ad acquisti di qualità e ad alto valore etico, a prezzi accessibili.
Gli obiettivi sono quelli di favorire le azioni di reciprocità e di scambio commerciale tra le realtà che saranno coinvolte dalla rete, di promuovere l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati e di richiedenti asilo ed estendere il paniere di prodotti e servizi offerto.

Make a Change

Make a Change (www.makeachange.it) è la prima risposta italiana al movimento internazionale del Social Business. Un movimento che opera attraverso un’organizzazione operativa per supportare la nascita di nuovi imprenditori sociali nel nostro paese, fondato nel 2009. La missione di Make a Change è quella di divulgare i valori del Social Business in Italia, ossia nuovi business models sostenibili economicamente in grado di massimizzare l’impatto sociale senza ricorrere a sovvenzioni, donazioni o beneficenza. “Il più bel lavoro del mondo”, giunto alla sua V Edizione, permette ai progetti vincitori di passare da business plan su carta a realtà imprenditoriali costituite e operanti sul mercato italiano.

Farm&Food

Farm&Food di UBI Banca  è l’offerta dedicata alla piccole e  medie imprese  agricole o agroalimentari per sostenerle concretamente nello sviluppo del loro business. Consapevole che il Settore Agroalimentare è uno dei pilastri dell’economia italiana, riconosciuto in tutto il mondo come espressione del Made in Italy, il Gruppo si è dotato di un team di professionisti per  sviluppare  le  competenze  nel  comparto  con  l’obiettivo  di  stipulare  accordi  con le Associazioni di categoria e realizzare offerte specifiche a industrie agroalimentari, cooperative di trasformazione e consorzi agrari (cd Credito di filiera).

UBI Comunità

A partire dall’ultimo trimestre 2011 il Gruppo UBI Banca si è dotato di un nuovo modello di servizio, denominato UBI Comunità, specificatamente rivolto al mondo del non profit laico e religioso. Uno degli obiettivi di UBI Comunità è quello di sostenere gli investimenti e l'innovazione sociale delle imprese e cooperative sociali anche attraverso una piattaforma di strumenti finanziari dedicati, alla luce della loro capacità di coniugare coesione ed equità sociale con lo sviluppo e di creare occupazione. Con la costituzione di UBI Comunità, il Gruppo UBI Banca ha quindi avviato un percorso strategico per migliorare sempre di più l’efficacia della sua azione con il mondo non profit in termini di impatto effettivo, con obiettivo di compiere un salto di qualità nella gestione e personalizzazione della relazione.

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *