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sabato 13 febbraio 2010

Sclerosi Multipla. Noemi, 13 anni e l' indifferenza di tutti

Noemi ha solo 13 anni ma conosce bene l’indifferenza

c15eDa Scordia, un comune della Provincia di Catania di 17.334 abitanti, Cusmano Egiziana da mesi lancia urli in tutto lo stivale. “Sono proprio disperata. Tutti sono indifferenti” dice amareggiata. Nella città delle arance rosse, qualcosa non funziona. “E’ strano tra Lentini, Scordia, Militello e Ramacca, c’è un tasso altissimo, a livelli esagerati, di tumori, leucemia e sclerosi. Mi sembra strana la cosa”, afferma la donna.

Egiziana, lotta in prima persona dopo che a soli 27 anni, suo marito è morto di leucemia. Sua mamma è malata di tumore e per la stessa patologia, suo padre è morto 10 anni fa. Ma non è finita, a maggio del 2009 sua figlia Noemi (13 anni) si sente male. Dopo 28 giorni di ricovero e di cure, Egiziana scopre che Noemi è colpita da sclerosi multipla. “ A primo impatto non capivo cosa comportava questa malattia e per prima cosa ho chiesto come potevo curarla.”
Ha perso il lavoro per assistere sua figlia, il suo universo. Prima del licenziamento, lavorava in un magazzino di arance. “14 ore al giorno. A volte lavoravo anche la Domenica. Poi all’improvviso Noemi si è sentita male ed è stata ricoverata in ospedale. Sono stata vicino a lei, sono mancata troppi giorni dal lavoro e alla fine mi hanno licenziata. Sono disoccupata dal gennaio del 2009”.

Con il passare del tempo finiscono anche tutti i risparmi. Egiziana è costretta a vendere la sua moto e l’oro che aveva in casa. Dalle istituzioni non ha ricevuto nulla. “I servizi sociali mi hanno detto che superavo con l’ISEE. Non mi toccava nulla.” Non ha diritto ad un fondo perché la donna, abita con la sua mamma. “Mi occupo di mia madre e di mia figlia. Campiamo in 3 con 600 euro al mese. Con la luce da pagare, la spesa da fare e le medicine da comprare. Con questa misera pensione come possiamo vivere?”

Noemi ha iniziato la cura di interferone, un farmaco molto pesante. Questo medicinale, abbassa notevolmente le difese immunitarie e ciò comporta delle reazioni indesiderate. La bambina ogni volta che prendeva il farmaco si sentiva molto male. Causa sintomi simili all’influenza e spesso si manifestano subito dopo l’iniezione, possono durare anche per tutta la giornata. In molti pazienti, questi sintomi diminuiscono col passare del tempo, ma alcuni pazienti continuano ad averli per lunghi periodi.

Noemi è vulnerabile e non può vivere nelle condizioni in cui è costretta a campare adesso. “L’altra notte sono stata fino alle tre ad asciugare l’acqua nella mia camera da letto. L’umidità fa male a mia figlia. Io chiedo solo un futuro per mia figlia” afferma Egiziana. Noemi ha bisogno di visite frequenti, di farmaci e di una stabilità. Sono andata dal sindaco e mi ha sbattuto la porta in faccia dicendomi che tutti hanno dei problemi. E ‘ molto difficile comprendere una simile risposta dinanzi ad una mamma disperata che implora un aiuto doveroso per la sua bambina.

“Io e mia figlia ci sentiamo sole e abbandonate da tutti. L’indifferenza è brutta soprattutto da parte di chi sa e fa finta di nulla”. Le istituzioni sono lontane da Noemi, la popolazione italiana anche. Ma con caparbietà Egiziana le sta provando tutte. Dopo aver ricevuto esito negativo da parte del sindaco, ha scritto a Mattino 5, un programma condotto da Federica Panicucci. Il 13 novembre ha partecipato alla trasmissione ed il sindaco di Scordia, Angelo Agnello, ha chiamato in diretta dicendo “vediamo cosa si può fare”.

Dopo qualche giorno Noemi si è sentita male ed è stata ricoverata al San Raffaele di Milano. Grazie alla denuncia fatta in trasmissione, le cose sembravano aver preso la strada giusta. “Sono riuscita ad avere alcune visite grazie al Dott. Sciarra. Dal comune di Scordia ho ricevuto 1450 euro. Un po’ alla volta. Poi basta.” Ora, che a livello giornalistico si è abbassata la guardia, Noemi è stata di nuovo abbandonata. “Ha fatto la visita poi non mi hanno chiamata più, ho chiesto la pensione per la bambina, ho chiesto la legge 104 e ancora non me l’hanno data. Ho chiesto l’accompagnamento e ancora non me l’hanno dato. C’è silenzio assoluto da parte di tutti.”
Egiziana e Noemi continuano ad avanzare le loro legittime richieste ad alta voce. Noemi ha bisogno di un’assistenza completa e una pensione per poter tirare avanti e se le condizioni della bimba lo permettono, Egiziana ha bisogno di un lavoro. Chiedono un alloggio popolare: “qui a casa di mia mamma piove. I dottori mi dicono di fargli fare una vita serena e tranquilla ma se mi mancano i soldi per poter campare e per fare il minimo indispensabile come faccio? Se vive ancora qui, rischia seriamente. Ho le finestre rotte, ci piove. E’ come se abitassi fuori casa.”
Si sentono sole ed abbandonate da una Repubblica Italiana indifferente. “Al comune quando telefono, mi accusano di minacce. Io non ho minacciato mai nessuna. Mi mettono in bocca delle cose che non sono vere. C’è tanta indifferenza in questo paese. Avevo tanti amici, all’improvviso mi sono ritrovata sola.“noemi-video-1182

“Sono stata accusata di aver preso 50 mila euro da mediaset per un intervista e di voler campare sulle spalle di mia figlia” racconta sconsolata. Molto spesso queste notizie fanno molto più scoop di persone che hanno bisogno di aiuto. L’ipocrisia gira intorno al circuito della società italiana e tocca molti punti, non si salva quasi nessuno. Soprattutto chi può, è sempre pronto a mostrarsi davanti alla televisione rivendicando di aver aiutato questa o quell’altra persona e poi, ci campano di rendita per tutta la loro legislatura. “Tra un po’ mi toglieranno anche la luce. Sto camminando con la macchina senza assicurazione. Mi costringono a fare cavolate, veramente. Non so che fine farò con mia figlia.Questo è un annuncio. Se vedo che mia figlia soffre, io farò una cavolata. Mi ci portano a questo. Se non ci scappa il morto nessuno parla di questa situazione”.

Abbiamo appreso dalle agenzie stampa che il 17 settembre del 2009 circa cinquantamila tonnellate di rifiuti di ogni genere, sono stati scoperti, in un terreno agricolo privato, nella periferia est di Ramacca. Gli scavi, effettuati con delle pale meccaniche, hanno consentito di portare alla luce sostanze sgradevoli, materiale di risulta, polveri di vario colore e genere ed alcune siringhe. Molto probabilmente, l’inumanità di queste persone hanno inquinato le falde acquifere con la conseguenza di danni gravi alla coltivazione, animale ed anche agli esseri umani. L’avanzato stato di decomposizione dei rifiuti lascia intendere che non si tratta di una discarica di solo qualche anno fa. Forse, Noemi, suo padre e i suoi nonni hanno ricevuto un pessimo “regalo” proprio da queste persone avide di denaro che le istituzioni continuano a coprire.

Andrea Onori http://www.andreaonori.com/?p=1475


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