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From: Archivio Storico del Cinema Italiano <ufficiostampacinema@gmail.com >
Date: 22-ott-2006 18.59
Subject: invito al cinema
To: corrieredelweb@gmail.com
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l'Archivio Storico del Cinema Italiano in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia Cineteca Nazionale e con la partecipazione della Scuola di Cinema di Roma
I N V I T A
alla proiezione del film
LA MIA SIGNORA
di Tinto Brass, Luigi Comencini, Mauro Bolognini |
nella sala 3 del Warner Moderno, piazza della Repubblica, Roma
(una delle più prestigiose sale cinematografiche, con 450 posti ed uno schermo di 18 metri).
INGRESSO LIBERO, FINO AD ESAURIMENTO POSTI.
la partecipazione all'evento è offerta dalla Scuola di Cinema di Roma,
ed è interamente gratuita!
il film
LA MIA SIGNORA (1964) regia di Tinto Brass, Luigi Comencini, Mauro Bolognini.
Film in 5 episodi: "l'uccellino" di Tinto Brass, "eritrea" di Luigi Comencini , "i miei cari" di Mauro Bolognini, "luciana" di Mauro Bolognini, "l'automobile" di Tinto Brass. (Copia proveniente dal Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale)
Musica: Armando Trovajoli; scenografia: Mario Garbuglia; costumi: Gabriella Mayer e (per Silvana Mangano) Piero Gherardi ; direttore di produzione: Fausto Saraceni; ispettore di produzione: Egidio Quarantotto; segretario di produzione: Ennio De Mejo; operatore: Arturo Zavattini ; assistente operatore: Giulio Spadoni; produzione e distribuzione: Dino De Laurentiis Cinematografica; formato di proiezione: 1:1.85; durata: 100'. AUTORI, INTERPRETI, PERSONAGGI E SINOSSI (per i vari episodi):
Soggetto e sceneggiatura: Rodolfo Sonego, Alberto Bevilacqua; direttore della fotografia (b/n): Otello Martelli; foto di scena: Pierluigi . Con Alberto Sordi (l'architetto), Silvana Mangano (la moglie). Non sopportando più la morbosa attenzione della moglie verso gli animali domestici, un architetto decide di risolvere il problema tramite una drastica soluzione. "ERITREA" regia di Luigi Comencini. Soggetto e sceneggiatura: Luigi Comencini, Marcello Fondato; direttore della fotografia (b/n): Otello Martelli ; montaggio: Nino Baragli; foto di scena: Pierluigi. Con Alberto Sordi (l'ingegner Icilio Sartoletti), Silvana Mangano (Eritrea, la prostituta), Claudio Gora (l'Onorevole), Mino Doro (il sindaco), Lamberto Antinori (il segretario), Maria Tedeschi (la moglie dell'Onorevole). Per farsi approvare un progetto edile da un Onorevole in vacanza sul suo yacht, un ingegnere spaccia per sua moglie una sensibile prostituta.
"I MIEI CARI" regia di Mauro Bolognini. Soggetto: tratto da un racconto di Goffredo Parise; sceneggiatura: Rodolfo Sonego; direttore della fotografia (b/n): Otello Martelli; montaggio: Nino Baragli. Con Alberto Sordi (il marito malato), Silvana Mangano (Clara, la moglie), Elena Nicolai (la suocera), Elena Fabrizi (la suora).
Nella corsia di un ospedale un ricoverato riceve la visita dei suoi familiari, che non si risparmiano d'infondergli profondi sensi di colpa per la sua infermità.
"LUCIANA" regia di Mauro Bolognini. Soggetto e sceneggiatura: Rodolfo Sonego; direttore della fotografia (b/n): Otello Martelli; montaggio: Nino Baragli; canzoni: "Per una notte no", musica di Armando Trovajoli, testo di Franco Migliacci, incisa da Gianni Morandi su dischi Durium. Con Alberto Sordi (Marco), Silvana Mangano (Luciana), Mario Conocchia (il commendatore, suo marito), Marisa Fiorio (Roberta, la moglie di Marco), Alfredo Censi (il comandante), Laura Durell (un'hostess). "L'AUTOMOBILE" regia e montaggio di Tinto Brass. Soggetto e sceneggiatura: Rodolfo Sonego; direttore della fotografia: Bruno Barcarol. Con Alberto Sordi (Bianchi, il marito derubato), Silvana Mangano (la moglie). L'evidente prova d'adulterio di una donna, emerge in un commissariato durante una denuncia per il furto di una Jaguar, alla quale il marito risulta feticisticamente legato.
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le recensioni
(...) Sordi, con almeno tre personaggi su cinque, dà una clamorosa smentita a quanti davano già per dimostrata una pretesa decadenza e la sua incapacità a rinnovarsi; mentre Tinto brass si conferma, pur con un lavoro d'occasione, come un talento inedito su cui il cinema può contare con tranquillità (...). Anche Silvana Mangano si è sgelata e recita in modo apprezzabile dimostrando uno spirito insospettato. (Valentino De Carlo, "La Notte", Milano 4 novembre 1964). (...) Fra i cinque episodi, il primo e l'ultimo – entrambi dovuti a Brass- sono autentiche barzellette visive, che si possono affrontare senza danno in grazia della loro estrema brevità. (...) "Luciana" di Bolognini è il migliore dei cinque frammenti di film e avrebbe forse retto da solo un' intera pellicola: la comicità è contenuta sotto un aspetto di finta gravità che non nuoce, e l'idea centrale (il passare e ripassare dell'aereo) è abbastanza ben risolta e sfruttata. Di Bolognini è anche " I miei cari", il terzo episodio; di minor mole, ma che permette a Sordi, malato in un letto d'ospedale, di sfoggiare un'ottima recitazione. (...) Una piacevole constatazione va fatta infine per Silvana Mangano, la quale in parti diversissime fra loro e non tutte facili, conferma il suo continuo progresso sulla strada che da diva l'ha portata, a poco a poco, a diventare un'attrice. (Angelo Solmi "Oggi", Milano 25 novembre 1964). (...) Questi cinque bozzetti hanno in comune lo stesso spirito amaro, la stessa scanzonata e irriverente derisione dei sentimenti, la stessa cinica compiacenza nel raccontare la commedia delle finzioni, delle meschinità, delle ipocrisie. (...) Cinque Alberto Sordi che completano la scaltrissima teoria di personaggi di una crudeltà e di una spietatezza senza mezzi termini, offertici dall'attore romano: il "marito" appare, di volta in volta, un succubo, un uomo travolto dalle piccole quotidiane vigliaccherie, costantemente schiaffeggiato dalla vita. moglie invadente, petulante, aggressiva oppure atona, egoista, ragazzina del popolo che ha sposato per i quattrini un anziano industriale; oppure signora placidamente e serenamente immorale. L'efficacia degli interpreti mette in tutto rilievo quel carattere di squallore che è il tono costante del film. (Giacinto Ciaccio, "Rivista del Cinematografo" n. 12, dicembre 1964).
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il cinema italiano ad episodi proiezione di un grande film italiano del passato una domenica mattina al mese al Warner Village Moderno piazza della Repubblica, Roma
Il "Cinema Moderno" è la prima sala cinematografica aperta a Roma! E' stata inaugurata nel 1904 (appena 9 anni dopo la nascita del Cinema!) da Filoteo Alberini, costruita sulla base di un bozzetto originale di Anselmo Ballester, noto pittore cartellonista dell'epoca.
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informazioni via Panisperna 101 ( 06.48.15.676; info@scuoladicinema.it |
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