La nuova molecola individuata
al San Gerardo di Monza
In una ricerca pubblicata su 'Cancer Research', l'équipe di ricercatori ha dimostrato l'efficacia dello SKI-606 su pazienti resistenti all'imatinib, il primo farmaco "intelligente" in oncoematologia sviluppato nel '99 con uno studio internazionale condotto in venti strutture mondiali, tra cui il San Gerardo. Sebbene l'imatinib abbia rappresentato una svolta per tanti pazienti allora condannati ad una morte certa, gli esperti sottolineano come "il 20% circa dei malati di leucemia, e gran parte dei casi positivi al cromosoma Filadelfia (Ph), non ottengano risposte durature e sviluppino resistenza. Inoltre non sradica la malattia ed occorre proseguire la terapia indefinitamente con un costo assai alto".
Quest'ultima molecola offre nuove speranze ai malati di leucemia mieloide cronica (Lmc) e leucemie linfoblastiche acute resistenti alla terapia con imatinib. Gli studi clinici sono già iniziati su trenta pazienti resistenti alla cura e coinvolgono diciotto centri in tutto il mondo, compreso il San Gerardo, primo in Europa per numero di malati arruolati.
I risultati preliminari sono stati presentati al congresso dell'Associazione americana di ematologia (Ash) di Orlando. "Anche se la cautela è d'obbligo - precisa Gambacorti Passerini - essendo il numero di pazienti trattati limitato e il periodo di osservazione breve (sei mesi), i risultati sono interessanti: SKI-606 è ben tollerato, la crescita della malattia è stata bloccata nel 100% dei pazienti valutabili, e in circa il 60% di questi è stato ripristinato un midollo normale ('Ph negativo')".
fonte: www.masterworld.org/news/news.php?id=18185



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