In un comunicato precedente, in data 13 settembre ho scritto della Conferenza Nazionale sul clima e della relativa introduzione del ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio, che ha elencato una serie di dati preoccupanti in riferimento ai cambiamenti climatici in atto in Italia. In particolare, il ministro aveva affermato che l'aumento della temperatura in Italia negli ultimi cinquanta anni è stato quattro volte superiore che nel resto del mondo.
Tale dato è stato contestato dalla dottoressa Nanni, della Sezione di Climatologia storica, che fa capo all'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del CNR di Bologna.
Condivido il commento di
Mario Tozzi circa l'importanza delle azioni che devono essere adottate e non già della differenza tra un dato e l'altro, a maggior ragione se la tendenza del cambiamento climatico evidenziata dalle due serie di dati è comune.
E' il momento di agire. Di prendere decisioni importanti.
E proprio per la delicatezza del momento, risulta sconfortante apprendere che perfino il ministro dell'Ambiente contribuisce, suo malgrado, alla disinformazione in campo ambientale.
Nessun commento:
Posta un commento