Il tempo del riposo, ora è per il web
"E Internet promuove la lettura dei giornali"
Leggono il giornale e ascoltano la radio più del resto della popolazione.
Lo studio, battezzato "Media in Life", è stato realizzato per 21 giorni nel 2005 e nel 2006 monitorando le abitudini rispetto ai media di oltre novemila francesi dai 13 anni in su. E' stato chiesto loro di annotare i contatti che avevano con i media durante la giornata, suddivisa in frazioni di tempo di 15 minuti. Le prime informazioni che vengono fuori sono quelle di un notevole infoltirsi del "popolo di internet": nel 2005 gli internauti regolari (quelli che almeno una volta al giorno si connettono al web) rappresentavano circa un quarto (24,6%) della popolazione mentre lo stesso dato equivale nel 2006 a un terzo (31,2%) degli intervistati.
Altri segnali meno scontati vengono fuori dallo studio: sono ad esempio in crescita esponenziale i soggetti che ogni giorno consultano sia internet che la televisione, la radio e la carta stampata, nel 2006 erano 18,5%. Ma chi usa internet non abbandona i media tradizionali, anzi. Gli internauti regolari ascoltano maggiormente la radio del resto della popolazione (86% contro 80%) e leggono di più i giornali (76% contro 70%).
La teoria diffusa secondo la quale internet condanna gli altri media all'estinzione non trova conferma in questo studio. Arnaud de Saint Roman, un responsabile di Médiamétrie, che commenta così i risultati: "In termini di consumo, tutti i tipi di media sono in rialzo tra gli internauti. Non si osserva affatto un calo dell'uso dei media tradizionali". Internet non condanna i giornali, piuttosto genera una curiosità che toglie il sonno. Secondo l'istituto francese, è infatti nei momenti un tempo dedicati al riposo che si naviga maggiormente.
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