COMUNICATO STAMPA
LE PMI DELLA SANITA' PRIVATA SCRIVONO
UNA LETTERA APERTA A BERLUSCONI
Roma, 13 marzo 2008
Le piccole e medie imprese associate a FEDERLAZIO Sanità Privata si sono riunite in assemblea interna. A seguito della candidatura nel PDL di nomi eccellenti della sanità laziale e leader industriali, i piccoli imprenditori della Sanità Privata accreditata, preoccupati ancora una volta per il loro futuro, hanno deciso di scrivere una lettera aperta all'On.le Berlusconi con un programma di 12 punti, per conoscere il vero orientamento del PDL per quanto concerne la Sanità sul territorio e il ruolo che si intende assegnare alla piccole e medie imprese del settore.
"Conosciamo già il pensiero dei protagonisti della sanità del Governo tuttora in carica, che ci ha condotto sull'orlo del collasso fisico ed economico – afferma la Presidente di Federlazio Sanità Privata, Dott.ssa Claudia Tulimiero Melis – mentre non sappiamo se qualcosa è cambiato nel programma del nuovo Partito Democratico. Solo una sentenza di grande giustizia, emessa del Tar Lazio, ha salvato 600 imprese e 10.000 lavoratori dal tracollo e ridato assistenza sul territorio a milioni di persone dopo lo sciopero proclamato dalla categoria l'anno scorso, a seguito del taglio del 60% delle tariffe dei laboratori di analisi".
L'On.le Alemanno, candidato sindaco ma anche autorevole esponente nazionale del PDL, ci ha dato a questo riguardo assicurazioni che le PMI della Sanità saranno adeguatamente tutelate, mentre aspettiamo di conoscere l'indirizzo del PD. Quello che per il momento, tuttavia, osserviamo è che in ambedue gli schieramenti le candidature imprenditoriali hanno ignorato le piccole e medie imprese, che rappresentano il motore di questo Paese e il vero punto di forza di una politica di rilancio dell'economia, a favore dei soliti grandi gruppi.
Solo nella realtà del Lazio, infatti, le 600 imprese del settore erogano annualmente oltre 40 milioni di prestazioni specialistiche al costo medio di cinque euro a prestazione e senza liste di attesa. Un costo bassissimo soprattutto se rapportato a quanto si spende nel pubblico, dove una reale analisi dei costi non è stata mai fatta.
Uff Stampa FEDERLAZIO <federlazio@gmail.com>
Davide Bianchino (06.54912362)
SINTESI DEL PROGRAMMA DELLE PMI ADERENTI A
FEDERLAZIO SANITA' PRIVATA
(Strutture di Medicina Specialistica accreditate provvisoriamente nella Regione Lazio)
Il presente programma è stato già consegnato all'On. Alemanno ed all'On. Augello affinché venga sottoposto all'attenzione dell'On. Berlusconi e dell'On. Fini.
- Parità tra gli erogatori pubblici e privati, nonché tra gli erogatori privati medesimi, al fine di garantire il pieno rispetto del principio di "libera scelta" del cittadino, nonché il suo diritto ad ottenere gratuitamente le prestazioni in tempi rapidi nell'ambito di un servizio sanitario universale e solidaristico.
- Separazione tra il soggetto erogatore delle prestazioni (sia pubblico, che privato), e il soggetto acquirente delle prestazioni medesime (Regione), al fine di impedire l'abuso di posizione dominante da parte delle Aziende USL, erogatori anch'essi di assistenza mediante le proprie strutture a gestione diretta.
- Terzietà dei controlli delle strutture pubbliche e private, affinché il controllato non coincida con il controllore.
- Determinazione delle corrette tariffe delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, anche mediante rilevazione dei costi delle prestazioni nel settore pubblico.
- Concentrazione dell'attività degli ospedali pubblici sui ricoveri per acuti anziché sulle prestazioni ambulatoriali, al fine di accrescerne efficienza ed efficacia.
- Corretta programmazione del fabbisogno delle figure mediche e delle professioni sanitarie.
- Revisione della disciplina sulle incompatibilità.
- Inserimento nei Centri Unificati di Prenotazione (CUP) anche delle strutture private accreditate, al fine dell'abbattimento delle liste di attesa.
- Ripristino dell'erogabilità delle prestazioni antidolorifiche ed antinfiammatorie nelle strutture di Medicina fisica e riabilitazione ambulatoriale accreditate, e pari dignità con le strutture di riabilitazione "extra-ambulatoriale", mediante la cd. "presa in carico" del paziente.
- Mantenimento della rete esistente sul territorio dei laboratori di analisi cliniche, con eliminazione del principio dei cd. "megacentri".
- Creazione delle "Case della salute" sul territorio all'interno delle strutture di medicina specialistica accreditata già esistenti, al fine di evitare i costi relativi alla realizzazione di nuove strutture, anche mediante la previsione di forme di collaborazione con i medici di medicina generale.
- Istituzione di un tavolo di concertazione permanente a livello regionale con le Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, e previsione di un rappresentante delle PMI in Sanità in tutte le Commissioni ministeriali, comprese quelle relative alla definizione dei LEA.
Nessun commento:
Posta un commento