Roma, 8 luglio 2008 Comunicato stampa
G8: Clima, emissioni dimezzate al 2050
Legambiente: "Il cambiamento climatico è un problema di oggi,
perché rimandare la soluzione a domani?"
"Perché rimandare la soluzione a domani quando i mutamenti climatici sono un problema già in atto?".
Se lo domanda Maurizio Gubbiotti, responsabile internazionale di Legambiente circa l'accordo sui cambiamenti climatici raggiunto dai leader dei Paesi del G8. Nel documento finale, approvato a Toyako, è stato, infatti, stabilito il nuovo obiettivo di tagliare del 50% le emissioni entro il 2050 e, anche se ribadita la necessità di determinare impegni a medio termine, di fatto non sono state fissate cifre e scadenze temporali.
"Risparmio energetico, mobilità sostenibile, fonti rinnovabili: le strade da percorrere per combattere il mutamento climatico sono già chiare, perché allora spendere altro tempo nel parlare, mentre potremmo intervenire concretamente? Prefissarsi obiettivi sempre più lontani nel tempo, senza darsi scadenze intermedie – prosegue Gubbiotti – è, infatti, solo un modo per evitare di affrontare subito l'effetto serra, condannando così intere comunità agli effetti del cambiamento climatico. Anche se aspettiamo maggiori dettagli sul medio termine, siamo stupiti anche del comportamento dell'Unione Europea che, dopo tanti proclami sul 20-20-20, oggi sembra aver rinunciato con tanta facilità al ruolo positivo e trainante svolto finora. E in questo senso, è inutile dire che il Governo italiano, già da tempo impegnato a chiedere ulteriori sconti sugli obiettivi di Kyoto, non solo non ha indugiato ad unirsi al coro, ma si è addirittura distinto nel perorare la causa del nucleare".
(L'ufficio stampa 06 86268353 – 79)
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