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COMUNICATO STAMPA
Casini (MPV): "La morte dell'uomo corrisponde alla morte del suo cervello"
"La morte dell'uomo corrisponde con la morte del suo cervello, tutto intero e non soltanto dei centri corticali: l'ho scritto tante volte." Così Carlo Casini, presidente del Movimento Per la Vita ed europarlamentare dell'UDC, commenta ai microfoni dell'Agenzia radiofonica Econews l'articolo dell'Osservatore Romano sulla morte cerebrale. "Ciò che rende le varie parti del corpo una sola cosa finalizzata a uno scopo comune è il cervello. Non sono dunque d'accordo con l'amica Lucetta Scaraffia. C'è una resistenza emotiva contro il trapianto di organi, ma non è un fatto razionale."
"Apprezzo che l'Osservatore Romano si sia aperto ad opinioni non ufficiali, e sia diventato un luogo di dibattito, ma la posizione della Chiesa è chiara", prosegue Casini. "Come presidente del Movimento Per la Vita trovo che la definizione di morte cerebrale aiuti anche la difesa degli embrioni, che non hanno un cervello, ma che sono organismo perché hanno un principio unificatore. Il cervello svolge la funzione di garantire l'esistenza di un organismo umano così come il principio unificatore presente nell'embrione ancora prima che si formi il cervello fa sì che si sia in presenza di un organismo umano."
Alla domanda se si è introdotto questo argomento per incidere sulla discussione sul testamento biologico, Casini risponde: "Può essere, ma il caso Eluana è completamente diverso: che Eluana sia una persona viva è sicuro, il suo encefalogramma non è piatto. Ha soltanto un cannello che teoricamente può mettere chiunque, non soltanto un medico, e che chiunque può levare. Non è un caso di morte cerebrale."
"Non credo che inciderà molto." Così Casini commenta la possibilità che l'articolo possa animare il dibattito sulla morte cerebrale nel mondo cattolico. "Semmai temo che i laicisti possano sfruttare questa questione per attaccare la Chiesa e per cogliere in fallo il pensiero cristiano, ma non sarà così."
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