LA CERTEZZA DELLA PENA. UNA SOCIETA' ORDINATA NON PERMETTE QUELLO CHE AVVIENE IN ITALIA.
di Raffaele Pirozzi
In Italia è diffuso un permissivismo deleterio che agevola chi delinque e penalizza chi rispetta le leggi dello Stato. Il generalizzato senso etico è oramai quello di assolvere chi determina rilevanti danni all'ambiente ed alla società con diverse modalità quali : incendi boschivi, guida in stato di ubriachezza ecc. ecc. E' ora di porre fine a tutto ciò. E' ora di approvare leggi in grado di limitare la discrezionalità del magistrato; costui è chiamato ad emettere sentenze con relativa pena che deve essere pienamente scontata dalla persona che delinque. Si rileva che, larga parte degli intervistati, si sente insicuri e che una delle ragioni è dovuto al fatto che in Italia non vi è certezza della pena. Eclatante è la vicenda di un giovane napoletano , avvenuta qualche mese fa,il quale fu arrestato per ben tre volte prima di essere finalmente rinchiuso nel carcere di Poggioreale per scontare la pena. Questo "signore" aveva scassinato dapprima una edicola di giornali: arrestato e condannato, con la condizionale è stato subito rimesso in libertà. Il giorno dopo lo "stesso" ripete l'azione in un bar : arrestato, viene condannato ad 8 mesi di arresti domiciliari .Il giorno successivo evade dagli arresti domiciliari , viene di nuovo arrestato e condannato. Finalmente fu condotto nel carcere di Poggioreale, per scontare la pena.
E' la politica che deve intervenire con leggi adeguate o è la Magistratura che deve essere meno indulgente? L'opinione pubblica è rimasta profondamente colpita da questo ennesimo episodio di "violenza" nei confronti della società rispettosa delle regole e delle leggi.
Napoli, 22/10/08
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