Stefano Caldoro, 50 anni, laureato in scienze politiche, è il nuovo governatore della Regione Campania. Dieci punti il vantaggio sul suo diretto avversario Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, chiamato a far dimenticare il disastro sulla sanità e i rifiuti che hanno costellato gli ultimi anni della giunta capeggiata da Antonio Bassolino.
Le prime considerazioni del neo-presidente: "Ho grande rispetto per De Luca e continuerò ad averne anche in futuro. Credo, però ha aggiunto che in Campania sia stata sconfitta la politica del centrosinistra. In fondo tra De Luca e Bassolino non c'è molta differenza. Quando non si risolvono i problemi c'è voglia di cambiamento ed è quello che è avvenuto".
Variegata la formazione che siederà negli scranni di Palazzo Santa Lucia, 21 seggi al Pdl, 6 all'Udc, 4 alla Lista riformista,
"Non potevamo fare di più ha dichiarato De Luca - Nell'ultimo periodo abbiamo riconquistato la vecchia militanza. L'abbraccio di Piazza del Plebiscito, ci ha fatto sperare fino all'ultimo. In consiglio faremo una opposizione concreta. Se ci dovessero essere logiche di clientele politiche non faremo sconti. Rinnovamento non significa passare da clientele di sinistra che pure ci sono state a quelle di destra. Lotteremo per la trasparenza e legalità".
Un milione e seicentomila voti per Caldoro, un milione e duecentomila per De Luca, gli altri due contendenti Paolo Ferrero Federazione sinistra e Roberto Fico (5 stelle) si sono fermati allo o,o1 per cento. Determinante il peso della ministro Mara Carfagna con oltre 50 mila voti, la candidata più votata d'Italia. Successo anche per Alessandra Mussolini e Sandra Lonardo Mastella rientrata a Benevento da Roma, dove è stata costretta a vivere, in quest'ultimo periodo, in attesa di giudizio. Tra i non eletti, nomi prestigiosi come Dino di Palma, ex presidente della Provincia; Franco Malvano, ex questore ed ex senatore; Ciro Borriello sindaco di Torre del Greco; Marco Sorrentino ex sindaco di Sorrento; Nino Daniele, sindaco uscente di Ercolano, Angelo Gava, figlio di Antonio e nipote di Silvio.
Stefano Caldoro, sposato con Annamaria Colao, professore ordinario di Medicina, una figlia Alessia, all'ultimo anno di liceo. Nato a Campobasso, iscritto all'Ordine dei giornalisti della Campania, dirige il quotidiano cartaceo e web Socialista Lab. Ha seguito da giovanissimo le orme del padre, sottosegretario ai trasporti e guida del vecchio Psi. Nel
Ambizioso il programma del neo-presidente. Interventi immediati sulla sanità; riduzione delle tasse, sostegno alle imprese e grandi progetti come l'istituzione del Politecnico per promuovere la ricerca scientifica. Infrastrutture: adeguamento dei porti, interporti e aeroporti; occupazione più competitività nel mercato; rifiuti, piano regionale per lo smaltimento; turismo valorizzazione dei siti naturalistici, ambientali, archeologici; attingere ai fondi europei fermi per i grandi progetti. Per l'agricoltura, tutela che impedisca insediamenti industriali nei territori coltivati e sostegno alle aziende. Napoli e
Intanto fervono i lavori per la composizione della giunta e si fanno i primi nomi: la vicepresidenza a Giuseppe De Mita, nipote di Ciriaco area Udc. Per la sanità Raffaele Calabrò, già assessore in questo settore nella giunta Rastrelli. Per l'agricoltura, Vito Amendolara, attuale presidente Coldiretti, Pasquale Sommese ai trasporti. Altri nomi: Francesco D'Ercole ed Ernesto Caccavale, portavoce Pdl.
Antonio Bassolino, dopo quindici anni di predominio, prima come sindaco e due volte governatore della regione, torna a casa rinviato a giudizio proprio ieri, con l'accusa di peculato per le consulenze elargite per i rifiuti. Al processo il prossimo 20 luglio, Bassolino dovrà rispondere delle somme liquidate per consulenze ad un ragioniere non iscritto neppure al collegio dei ragionieri e ad altri professionisti. Per gli stessi reati sono già stati condannati con rito abbreviato a due anni Raffaele Vanoli e ad un anno e sei mesi Enrico Soprano. In attesa di giudizio anche il sub commissario Giulio Falchi tutti implicati nell'affaire spazzatura.
L'ex governatore non getta la spugna, nel cassetto un libro, una fondazione e i bene informati non escludono una candidatura a sindaco. La risposta di Caldoro non si è fatta attendere: "Ora lavoreremo anche per il Comune". Interpellata
mario carillo - napoli-news.net
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