Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona, in dirittura d’arrivo la tanto attesa convenzione tra ADR ed Enac. Previsti investimenti per 12 miliardi sullo scalo Leonardo da Vinci e anche la creazione di 230 mila posti di lavoro nel lungo termine tra diretti e indotti. Stimato a 600 milioni di euro l’incremento del pil del Lazio
Il piano industriale è di quelli imponenti. Dodici miliardi di euro di investimenti da realizzare nell’arco di 30 anni, di cui 4,4 miliardi entro il prossimo decennio. Si tratta di un progetto che non solo cambierà radicalmente l’aspetto dell’aeroporto romano Leonardo da Vinci, ma avrà notevoli ricadute economiche sulla Capitale e l’intera regione Lazio. Sono questi i punti salienti della bozza per la nuova convenzione che Aeroporti di Roma ha consegnato lo scorso luglio all’Enac, un obiettivo raggiunto dopo un percorso “lungo e contraddittorio”, come hanno spiegato da Adr.
Ora la situazione sembra essersi finalmente sbloccata. Nei giorni scorsi, infatti, l’Ente nazionale per l’aviazione civile ha approvato lo schema generale per il contratto di programma con Adr per la gestione del sistema aeroportuale di Roma (che contiene anche gli attesi incrementi tariffari); e stando agli addetti ai lavori a stretto giro di posta si dovrebbe arrivare alla chiusura definitiva del dossier. Sebbene la tabella di marcia preveda ulteriori interventi da parte dei ministeri dell’Economia e delle Infrastrutture e dei Trasporti, dall’esecutivo hanno garantito tempi brevi per gli ultimi adempimenti. Che la situazione fosse divenuta ormai insostenibile era chiaro da fin troppo tempo; la stessa Gemina (che controlla Adr) nell’approvare i conti del primo semestre 2011 aveva ribadito “l’urgente esigenza” di avviare il piano di ammodernamento di Fiumicino. Proprio lo scorso 31 luglio, infatti, l’aeroporto aveva registrato il picco storico di oltre 144mila passeggeri “con criticità operative crescenti”.
Nel dettaglio il piano prevede investimenti per 12 miliardi: di questi circa 4 saranno destinati al mantenimento del progetto Fiumicino Sud, altre 7,5 miliardi serviranno alla realizzazione del Terminal Fiumicino Nord e delle piste, mentre 500 milioni saranno utilizzati per la riqualifica dello scalo di Ciampino e lo sviluppo di quello di Viterbo. Come si giustifica una tale mole di investimenti? Le stime fornite da Adr indicano un potenziale sviluppo di Fiumicino dagli attuali 40 milioni di passeggeri fino a un massimo di 100 milioni nel lungo periodo (2044); un trend destinato a crescere già a partire dal 2019 quando ci sarà la disponibilità della quarta pista.
Il cuore del nuovo Leonardo da Vinci sarà un’area di 1.300 ettari a nord dell’attuale aeroporto, dotato di un nuovo sistema di piste e un sistema integrato di connessione con la zona sud dello scalo; una struttura con una capacità complessiva fino a 115 milioni di passeggeri. Come hanno sottolineato da Adr, il progetto avrà ricadute anche sull’economia regionale. Almeno 4.400 nuovi posti di lavoro saranno generati dalla società di gestione, mentre saranno 30mila i nuovi occupati nei primi dieci anni del contratto di programma e oltre 230mila i nuovi posti nel lungo termine. Nell’ipotesi di avviare il progetto nel 2012, si legge nel piano operativo, lo sviluppo aeroportuale e l’aumento del traffico genereranno dopo dieci anni un incremento del pil del Lazio stimabile in circa l’1,5%, tra i 400 e i 600 milioni.
FONTE: Milano Finanza
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