E' quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti sulla natura del caldo anomalo di questo autunno, dopo una estate che si è classificata in Italia al terzo posto tra le piu' calde dal 1800 con una temperatura media superiore di 2,3 gradi rispetto al periodo di riferimento 1971-2000 secondo Isac/Cnr.
In questa estate di San Martino le piante sono ancora in piena vegetazione come in primavera inoltrata e – sottolinea la Coldiretti -. a preoccupare gli agricoltori sono i seri danni che possono colpire le colture se come previsto ci saranno forti abbassamenti di temperatura.
L'arrivo del grande freddo rischia infatti di trovare le piante impreparate. Siamo di fronte - conclude la Coldiretti - ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si manifestano con una tendenza al surriscaldamento che si è accentuata negli ultimi anni ma anche con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi ma intense con nubifragi vere e proprie bombe d'acqua.
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