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venerdì 25 maggio 2007
Le statistiche si fanno con Red Hat
Milano, 25 maggio 2007 – Red Hat (NYSE: RHT), leader mondiale nella fornitura di soluzioni open source, annuncia che ISTAT, Istituto Nazionale di Statistica (http://www.istat.it ), ha deciso di migrare a Red Hat Enterprise Linux i suoi server multi processore con architettura x86.
La convergenza tra un’azione di “lobbying” portata avanti da molti tecnici favorevoli all’open source e la disponibilità del nuovo management della direzione IT ha dapprima stimolato la nascita di un gruppo di lavoro “ufficiale” sull’open source ed in seguito ha consentito di discutere ed approvare un’ipotesi di nuova architettura per i server dell’Istituto.
Nel 2003 l’Istituto ha dunque avviato un progetto pilota attraverso il quale sperimentare i possibili pro e contro della migrazione a Linux, progettando la nuova architettura di elaborazione di una delle sedi distaccate di Roma, dove operano le direzioni delle statistiche economiche.
Per la fase di progetto, sono stati acquistati 8 server multi processore con architettura x86 di cui quattro con funzioni di database server, due con funzioni di application server, uno per la gestione dei backup e uno destinato alla sperimentazione. Il sistema operativo scelto è stato Red Hat Enterprise Linux AS versione 3. Dopo qualche mese il progetto è stato portato a termine con successo e ha rappresentato la pietra miliare che ha dato vita al cambiamento dell’intera architettura di elaborazione dell’Istituto.
In seguito alla conclusione positiva della sperimentazione, l’Istituto ha deciso di adottare la soluzione Linux come standard di riferimento per tutti i server dell’istituto e, al momento, si sta completando la migrazione di tutti i dati e le applicazioni su circa 30 nuovi server multi processore con tecnologia 64 bit AMD/Opteron o Intel Itanium2 e sistema operativo Red Hat Enterprise Linux AS versione 4.
ISTAT ha infatti deciso di puntare su soluzioni che offrissero supporto, certificazioni dei prodotti software, economicità dei costi di licenze, contratti di manutenzione e assistenza e la scelta è caduta su Red Hat come distribuzione Linux ufficiale, in quanto accettata come sistema operativo di riferimento per una vasta gamma di soluzioni commerciali dei più noti produttori software (commerciale e libero), tra cui quelli utilizzati in Istituto.
“Si è trattato di un’esperienza più che positiva che ha comportato dei costi in termini di risorse umane da formare e un cambio di prospettiva per il nuovo modo di lavorare e di interagire con la comunità open”, ha dichiarato Gerardo Giacummo, Direttore Centrale dell'IT ISTAT . “Proprio questo fattore, tuttavia, è stato determinante nell’aumentare la capacità di analisi e la competenza del personale operativo interno preposto alla gestione dei sistemi informatici. Per supportare la migrazione a Linux è stato reso operativo un piano di formazione che ha coinvolto centinaia di dipendenti, tra personale sistemistico, sviluppatori applicativi e utenti finali (statistici)”.
Aumentata capacità di analisi e competenza del personale operativo preposto alla gestione dei sistemi IT, forte aumento delle prestazioni in termini di velocità di esecuzione e delle prestazioni, notevoli economie sulle licenze software e drastica diminuzione delle chiamate di assistenza (il supporto Red Hat è stato attivato solo per problemi di secondaria importanza) sono alcuni dei vantaggi ottenuti dalla migrazione.
“Anche prodotti proprietari come il prodotto di gestione del backup (IBM Tivoli TSM) si sono integrati senza problemi nel nuovo ambiente operativo, a riprova della validità e dell’apertura della soluzione adottata”, conferma Giacummo. “Alcuni server eroganti servizi particolarmente critici sono stati configurati in alta disponibilità utilizzando il prodotto RedHat Cluster. Per quanto riguarda l’aggiornamento del sistema operativo e l’applicazione delle patch di sicurezza, attività piuttosto critica visto l’elevato numero di server, è stato deciso di utilizzare il prodotto Red Hat Satellite che garantisce uniformità e coerenza di esecuzione delle operazioni in questione”.
Per ulteriori informazioni su Red Hat, visitate il sito www.redhat.com.
Red Hat, Inc.
Red Hat è il principale fornitore al mondo di Linux e di software open source. Ha sede centrale a Raleigh, negli USA, e uffici in tutto il mondo. Red Hat ha l’obiettivo di portare le soluzioni Linux e open source verso una più ampia diffusione rendendo disponibili tecnologie di alta qualità ed a costi contenuti. Red Hat offre software di sistema, ed anche soluzioni middleware, applicative e di gestione, oltre ad offrire supporto, training e servizi di
consulenza ai propri clienti in tutto il mondo, direttamente e tramite partnership di elevato livello. La strategia open source di Red Hat mette a disposizione ai clienti un piano di lungo termine per le creazione di infrastrutture basate su tecnologie open source e mirate alla sicurezza ed alla semplicità d’uso. Ulteriori informazioni sono disponibili al sito www.redhat.com
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