Il tic e tac del Big Ben fa scorrere il suo tempo indietro e da il via ad uno spettacolo imperdibile per grandi e piccini che li porta nel fantastico mondo delle favole, quello concepito dalla mano creativa dello scrittore James Matthew Barrie.Inizia così il musical “Peter Pan”, lo spettacolo rivelazione della stagione teatrale 2007 che ha fatto tappa il 7 agosto nel Fossato del Castello di Barletta.Il sipario si apre e come d’incanto ci troviamo nella stanza da letto di Wendy e dei suoi fratellini. Una stanza particolarmente accurata in tutti i particolari , come lo sono tutte le scene : dalla nave dei pirati di Capitan Uncino, alla casa sotto l’albero dei Bambini Sperduti, e non vi è ombra di dubbio che la mano del bravissimo ed eclettico direttore artistico Arturo Brachetti, che ha curato le scenografie e gli effetti speciali, si sente e si vede, garantendo uno standard qualitativo molto elevato. L’ingresso di Peter Pan che entra volando ha veramente entusiasmato e sorpreso gli spettatori ed ammaliato i più piccoli che hanno gridato all’unisono un “Ohh !” di meraviglia.Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere è stato interpretato magistralmente da Manuel Frattini, reduce da un’altra interpretazione fiabesca “Pinocchio”.Manuel Frattini è Peter Pan, e Peter Pan è Manuel Frattini, sembra questo essere un binomio indissolubile, perché Manuel con le sue pose, i suoi movimenti, il suo volare ha fatto dimenticare il Peter Pan dell’immaginario collettivo legato al ricordo di Walt Disney o per ultimo a quello di Steven Spielberg.Frattini con la sua splendida voce ha coinvolto tutti i presenti a cantare con lui e come ha portato Wendy e i suoi fratellini sull’Isola Che Non C’è, ha condotto gli spettatori a volare con lui, nel magico mondo dove non si diventa grandi.E che dire di Capitan Uncino?Interpretato da Claudio Castrogiovanni, che nulla ha da invidiare all’interpretazione di Dustin Hoffaman, con i suoi tic legati al ricordo del suono dell’orologio e a quello del coccodrillo. Anzi la sua interpretazione sembra più vicina a quella di Johnny Depp nel personaggio di Jack Sparrow, un pirata sulle righe, che anche quando fa la parte del cattivo diverte chi lo vede.La dinamicità teatrale è impressionante i cambi di scena sembrano scivolare e lo spettatore è totalmente preso che sembra non accorgersene.Merito di tutti i protagonisti in scena come i bravissimi ballerini che hanno interpretato la ciurma di Capitan Uncino e quando hanno indossato gli abiti degli Indiani, hanno abbattuto la quarta parete teatrale entrando in platea coinvolgendo il pubblico, guidati dalle coreografie curate da Gillian Bruce e Chiara Valli.Brava Alice Mistioni nella parte di Wendy, ma anche tutti gli altri sono stati convincenti nei loro ruoli da Gio Tortorelli-Spugna, Angelo Di Figlia-John Darling e Loredana Fadda-Giglio Tigrato ed Elisa Epifanio, nel ruolo di Michael Darling.Senza dimenticare anche i personaggi che non hanno parlato dalla fatina Trilli, rappresentata da un raggio laser, che sembra essere viva tanto da riuscire a muovere gli oggetti, come aprire i tiretti e le finestre, e bere il veleno preparato da Capitan Uncino; alla dolcissima e voluminosa Nana, il cane tata della famiglia Darling, che si esprime guaendo.Peter Pan è soprattutto un musical che sotto l’attenta guida del regista Maurizio Colombi, ha affidato la parte musicale ai testi delle canzoni di Edoardo Bennato, prelevandone dal suo celebre concept-album “Sono solo canzonette” entusiasmando la platea e come fosse ad un concerto, ha cantato con gli attori battendo le mani a suon di musica le indimenticabili canzoni “Ogni favola è un gioco”, “L’isola che non c’è” e “Capitan Uncino”.Il pubblico ha sognato e si è alzato in piedi per lanciare il suo urlo di speranza “noi crediamo nelle fate” per salvare Trilli e grazie ai budget consegnati all’ingresso da una marca sponsorizzatrice (a forma di stella con luce incorporata), ha reso emozionante questo momento, poiché tutti l’hanno sollevato in segno di partecipazione, illuminando la platea come fosse un cielo stellato.E quando lo spettacolo sembrava giunto al termine, ecco dei voli di Peter Pan che raggiungono il centro del teatro destando un ennesima meraviglia.Standing ovation e applausi a scena aperta per più di 10 minuti e il pubblico dei bambini ma soprattutto quello adulto invece di raggiungere le uscite, si sono avvicinati al palco come se questo avanzare potesse far restare per sempre con loro i personaggi che per due ore li hanno fatto sognare.Hanno fatto sognare ma anche ricordare a noi adulti che siamo stati bambini e con il naso all’insù un po’ tutti abbiamo cercato la seconda stella a destra, perché questo è il cammino, poi la strada la trovi da te, come i pensieri felici per poter volare.
Anna deMarzo
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