CASTELLAMMARE. Già raccolte mille firme per la petizione contro il degrado della Villa Gabola. Ad annunciarlo è il cavaliere Giuseppe Balzano, pensionato residente in via Cosenza, che nei giorni scorsi aveva lanciato l’iniziativa, unitamente a tanti altri anziani frequentatori del parco pubblico. «La nostra iniziativa – spiega Giuseppe Balzano, promotore dell’iniziativa – è nata a seguito di alcune fotografie scattate nella Villa Gabola, da cui emerge lo stato di abbandono in cui versa tutta la struttura pubblica. Infatti – continua – è davvero inaccettabile che soprattutto nella parte posteriore vi siano porte rotte, sedie abbandonate, gradini distrutti ed immondizia varia. E . aggiunge - esclusi i tanti sforzi compiuti da alcune associazioni di volontariato, manca ogni minima forma di manutenzione ordinaria. Non vi è alcun controllo e spesso capita di litigare con i ragazzini che pretendono di entrare con i motorini fin dentro al parco, nonostante i divieti. Così come è inaccettabile che la “villa Gabola” sia chiusa la domenica mattina, quando per molte famiglie questo è l’unico giorno della settimana in cui poter uscire in libertà». Soddisfazione, quindi, da parte degli anziani della Villa Gabola per la riuscita della raccolta di firme. «Il grande successo della nostra petizione – aggiunge Balzano -, dovuto al magnifico contributo di alcuni amici quali Sasà Gobbi (nella foto), testimonia che i residenti del San Marco hanno voglia di emergere e di riconquistare gli splendori di un tempo. Tutto il quartiere ha firmato la nostra petizione, perché è oramai stanco delle solite promesse da campagna elettorale. Il Sindaco deve comprendere che rilanciare adeguatamente, e con fermezza, la Villa Gabola significa resuscitare il San Marco dal caos in cui è costretto a vivere negli ultimi anni». Intanto, conclude Balzano: «non posso non ringraziare, a nome dei tanti anziani della Villa Gabola, alcuni politici come Antonio Sicignano, vicepresidente dei Circoli della Libertà della Campania, che si sono spesi tanto per il successo della nostra iniziativa. Giorno dopo giorno, ho sempre più la certezza che Stabia vuole cambiare. A questo punto bisogna solo aspettare che l’occasione si concretizzi».
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lunedì 15 settembre 2008
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