G8 Ambiente, Siracusa/Marelli (Associazione Ong Italiane):
"Da Treviso a Siracusa c'è un filo di continuità"
"Da Treviso a Siracusa c'è un filo di continuità che oggi lega l'Italia e il mondo. A Treviso [dove ieri si è chiuso il G8 Agricoltura, ndr] i rappresentanti di oltre 250 milioni di produttori agricoli di tutto il mondo hanno chiesto di sostenere un modello produttivo agro-ecologico, un modello di agricoltura che privilegi la filiera corta, il mercato locale, il chilometro zero e sostenga le aziende familiari, che rappresentano l'80% dei produttori nel Sud del mondo. Ecco allora il grande messaggio per i Ministri dell'Ambiente: l'agricoltura è una risposta multifunzionale ai problemi del clima e dell'ambiente". Così Sergio Marelli, presidente dell'Associazione delle Ong Italiane, in un'intervista all'Agenzia Radiofonica Econews.
Dopo aver rappresentato le ong italiane al G8 Agricoltura di Cison Valmarino (Treviso), Marelli si prepara a partecipare all'altro vertice che si aprirà domani a Siracusa. Le sue aspettative per il G8 Ambiente sono alte: "A Siracusa bisognerà trovare delle soluzioni concrete per impedire che nel 2050 la temperatura della Terra cresca oltre i 2 gradi centigradi. Per scongiurare questo rischio occorre ridurre le emissioni nocive del 30% entro il 2020 e dell'80% entro il 2050. Ma soprattutto trovare le risorse perché le fragili economie del Sud del mondo possano adattare i propri sistemi produttivi a un modello che sia compatibile con l'ambiente. Servono le risorse, perché non vorremmo che, usciti da questa crisi finanziaria, ripiombassimo in una catastrofe ambientale"
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