VARATA LA GIUNTA PROVINCIALE DI NAPOLI E NON MANCANO LE POLEMICHE.
di Raffaele Pirozzi e Giuseppe Biasco
Il Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, ha varato la sua giunta:
Vicepresidente
Gennaro Ferrara Rettore della Università Partenope
Assessori:
Giuseppe Caliendo, docente Chimica farmaceutica Università di Napoli
Valeria Casizzone, avvocato
Maria Lucia Galdieri, commerciante consigliere di parità Regione
Antonio Iervolino, ex senatore UDC
Antonio Iorio, docente economia dei tributi Università di Viterbo
Franco Malvano, ex Questore ed ex parlamentare
Luigi Muro, Avvocato esponente di Alleanza nazionale Vice sindaco di Procida
Severino Nappi, Docente Diritto del lavoro
Aniello Palumbo Avvocato, ex parlamentare della Margherita
Francesco Pinto.,
Antonio Pentangelo, Sindaco di Lettere
Ad un mese dalla sua elezione, Cesaro ha varato la sua Giunta, che ha definito di alto profilo. Il tempo occorso per decidere i nomi degli assessori e l'attribuzione delle deleghe, è stato relativamente lungo, segno che non c'era nulla di deciso prima della campagna elettorale. Con l'avvento di Cesaro, noi vecchi osservatori della politica locale, non dobbiamo fare nessuno sforzo per comprendere come si muove e quali sono gli obbiettivi del nuovo presidente della provincia.
E' un vecchio politico e utilizza vecchi strumenti di governo. Gli unici impegni che aveva Cesaro, imposti dai leader nazionali, erano due e riguardavano Malvano e Ferrara. I due autorevoli esponenti della società civile napoletana, erano rimasti fuori dalle candidature al parlamento ed alle Europee. Così il rettore della prestigiosa Università Partenope si accontenterà di fare il Vice di Cesaro, mentre l'ex Questore, ex senatore e sconfitto candidato a sindaco di Napoli, Malvano si accontenterà di fare l'assessore nella Giunta provinciale. Sembrano soluzioni utili per togliere definitivamente dalla scena politica due candidati possibili sia per la Regione che per il Comune di Napoli. Assolto questo obbligo, Cesaro non aveva nessun altro impegno, se non quello di attendere i risultati elettorali di ognuna delle 14 liste che lo avevano appoggiato nella corsa alla Provincia. Solo dopo aver conosciuto i risultati ha proceduto ad assegnare ad ognuna delle componenti della sua coalizione, l'incarico in Giunta. Il metodo scelto è stata la rappresentanza territoriale, dove più forte è stata la sua vittoria: Nola e Marigliano; Lettere e la penisola Sorrentina, il comprensorio Torrese, Giugliano e tutto il suo enorme bacino, Procida in rappresentanza delle isole del golfo .
Alcuni anziani politici, come Iervolino e Palumbo, sono i rappresentanti di quella Democrazia Cristiana mai morta e senza la quale, ne la destra, ne la sinistra potrà mai vincere una elezione in Campania. Qualche tecnico poco conosciuto e due sole donne, completano una squadra che sarà interessante vedere alla prova dei fatti.
Certo, non sarà difficile rimpiazzare la Giunta del presidente uscente Di Palma, che ha offerto una prova di sciatteria politica, talmente opaca, di cui nessuno rimpiangerà l'uscita di scena.
Cesaro è un vecchio politico, conosce bene l'Amministrazione Provinciale e le possibilità di esercitare un potere che al tempo stesso è in grado di generare consenso. Alle critiche che il capogruppo dell'UDC, Biagio Iacolare ha portato alle sue scelte, il neo presidente ha risposto con la formazione di due comitati, uno politico in cui ci saranno tutti i rappresentanti delle 14 liste della sua coalizione, ed uno tecnico, aperto a contributi anche della opposizione per la realizzazione concreta delle attività della provincia. Inoltre, da politico navigato ha annunciato una rivisitazione di tutte le aziende e le presenze istituzionali in cui la provincia è presente, per rivederne le funzioni e riorganizzare i gruppi dirigenti. Un evidente annuncio che questo è il settore in cui ci saranno le compensazioni per chi non è rappresentato in Giunta non si sente pienamente valorizzato. Mettere mano ai consigli di amministrazioni delle Società della Provincia a partire dalla TPN, è un evidente esercizio, utile alla stabilità della maggioranza.
Cesaro conosce bene i meccanismi della politica napoletana e sa bene, che chi oggi sta con lui, ieri era eletto con il centro sinistra, proprio come iacolare, rappresentante di quella politica di centro che non trova mai pace, ma che è sempre dalla parte del vincitore. Queste turbolenze, hanno già provocato un intervento politico da parte del Segretario nazionale dell'UDC Cesa, che ha commissariato il partito napoletano. L'onorevole Ciro Alfano è stato nominato commissario del partito. Come inizio non c'è male, per il centro destra. Come è vero che dietro ogni rosa si nascondono le spine.
Questa estate sarà tutta all'insegna delle nomine e delle dichiarazioni di principio, per vedere gli effetti del cambiamento dovremo aspettare il varo della prima manovra sul Bilancio che la nuova Giunta preparerà. Per avere effetti evidenti, dobbiamo aspettare l'inizio del prossimo anno. Per Cesaro un inizio tra le polemiche e le difficoltà, non un buon inizio. Staremo a vedere, registreremo e ve ne daremo conto.
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