NAPOLI: TORNA LA SPAZZATURA!
di: Raffaele Pirozzi e Giuseppe Biasco
Anno nuovo, spazzatura vecchia. Il 31 Dicembre scorso, il Sottosegretario Bertolaso, dichiarava chiusa la fase dell'emergenza rifiuti in Campania. Dal 1° Gennaio del 2010, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, dei rifiuti speciali e quelli tossici e nocivi, devono rientrare nella gestione ordinaria degli enti locali.: Comuni, Province e Regione Le normative sono chiare, devono solo essere applicate, in modo che gli obbiettivi fissati per la raccolta differenziata e per liberare le strade dai rifiuti speciali, possano essere raggiunti.
A Napoli sono passati solo sei giorni dalla fine dell'attività del Commissario alla emergenza rifiuti e le strade sono tornate ad essere piene di spazzatura non raccolta. L'impressione che si è avuto che a partire dal Primo giorno del nuovo anno, non ci sia stata nessuna pulizia delle strade, ne tanto meno sia stata effettuata la raccolta dei rifiuti. Non funziona nemmeno la raccolta differenziata, che pure era stata avviata in alcuni quartieri della città. Ritorna per le strade la vergogna di sempre! Già si avvertono le prime avvisaglie di una polemica pericolosa tra la provincia di Napoli, guidata dal Centro destra, e il Comune di Napoli, di opposta tendenza.
Se qualcuno aveva pensato che la campagna elettorale regionale potesse essere fatta senza la spazzatura per le strade, si era illuso. La vendetta di Cosentino sarà tremenda, la sua certa esclusione dalla candidatura a presidente della Regione, sarà pagata a caro prezzo dai cittadini di Napoli e della Campania. D''altra parte il Comune di Napoli, che non doveva assolutamente perdere questa ultima occasione di dimostrare la propria capacità a risolvere il problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, ha dimostrato, ancora una volta, la sua insipienza e la sua incapacità.
Nemmeno la raccolta differenziata è garantita in questa città. Cambiano gli assessori, ma non cambia l'efficienza del Comune di Napoli. D'altra parte l'A.S.I.A. non ci è mai sembrata una azienda in grado di assicurare un continuo impegno nella raccolta dei rifiuti e nel mantenere pulita la città.
L'A.S.I.A., non è mai stata una azienda efficiente, a discapito degli stipendi elevati dei suoi mediocri manager, del numero enorme di dipendenti, ben retribuiti e garantiti, che ne fanno parte e che non sono mai percepiti dalla popolazione come operatori attivi sul territorio.
Insomma, se la Iervolino avesse voluto riabilitarsi agli occhi dei napoletani, doveva garantire la pulizia della città. Se il buon giorno si vede dal mattino, il Sindaco sembra avviato a perdere un'altra occasione. Mentre scrivo, nel settore dove sono state posizionati i diversi contenitori per la raccolta differenziata, c'è un cumulo di spazzatura non raccolta, maleodorante e confusa che non promette niente di buono. Se le cose continueranno in questo modo ci aspetteranno ancora mesi di sofferenza, di mortificazione e gravi disagi, a cui va aggiunta la beffa dell'aumento della "Tarsu" che è aumentata del 70% in un anno.
Purtroppo, la battaglia politica in questa città si fa attraverso la spazzatura. Corriamo il serio rischio di andare alle elezioni regionali nel pieno di una nuova emergenza. Il Comune di Casale di Principe -Comune dove è originario l'On,. Cosentino- è stato sciolto per la spazzatura, il sindaco del centro destra, Cipriano Cristiano, un chirurgo molto conosciuto, ha protestato a lungo, senza trovare ascolto in Bertolaso e Maroni.
Tra questo scenario fosco, e l'insipienza della Giunta Comunale di Napoli, l'avversione della provincia e il mancato intervento di Bassolino, si corre il serio rischio di trovarsi di nuovo in una emergenza senza fine.
Noi possiamo solo dire, parafrasando il piccolo della scuola di Arzano: "Napoli, speriamo che se la cava!"
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