Cile, la terra trema ancora. "Adesso non dimenticateci" è l'appello delle comunita della costa più colpite dall'onda di tzunami.
Si susseguono, in Cile, le violente scosse telluriche che hanno causato gravi danni nella città di Conception. Si parla in questi casi di scosse di assestamento ma, almeno in considerazione della violenza degli eventi sismici, rappresentano ancora una vera e propria emergenza terremoto.
Particolare preoccupazione destano i danni dell'area di Conception, la citta certamente più colpita, e della costa, ancora non completamente raggiunta dagli aiuti. Qui la popolazione vive ancora nel terrore delle possibili conseguenze di altre scosse e teme l'abbandono.
"Di loro non si e parlato molto – scrive Monica Quiloran, referente del COSV in Cile – anche perché c'e una sorta di imbarazzo sulla tardiva segnalazione del pericolo.".
Ufficialmente la conta delle vittime si sarebbe assestata intorno alle 800, tra 500 e 1000 il numero dei feriti, ancora imprecisato il numero dei senzatetto. "Non crediamo che i dati siano realmente definitivi – continua Monica – perché si registrano ancora centinaia di dispersi che, purtroppo, spesso finiscono per ingrossare la categoria dei decessi"
Sulla stampa cilena, l'argomento del giorno riguarda le polemiche sulla lentezza degli aiuti "Dal nostro monitoraggio sulle informazioni locali – dicono al COSV – risulta evidente che la popolazione si aspettava maggiore capacita di intervento. Anche gli atti di sciacallaggio di cui tanto si e parlato devono essere giudicati nel contesto dell'emergenza in cui sono avvenuti. In situazioni del genere sono ricorrenti e riguardano più che altro la ricerca di generi di prima necessita - alimentari e acqua soprattutto, oltre a coperte, vestiti e materiali per ripari improvvisati – che, in attesa di aiuti, le vittime cercano di accumulare. Che poi oltre a questo ci siano approfittatori che rubano e si preparano al mercato nero, e non solo probabile ma praticamente certo". Ma l'argomento e dato per superato, se non fosse per i giornali che continuano ad alimentarlo ad arte. D'altronde, anche la corsa- in questo caso regolare - agli acquisti di generi alimentari, sta creando problemi di scorte nelle zone più colpite.
Altre inevitabili polemiche riguardano l'annuncio del pericolo tzunami. Al centro delle accuse la Marina Militare che, nonostante i sofisticati strumenti di rilevazione di cui dispone, avrebbe sottostimato la pericolosità dello tzunami causato dal sisma, tranquillizzando la Presidenza e non sfruttando il lasso di tempo tra le 4.07 del mattino, ora in cui si e avuto il primo allarme e le 5.30 e poi le 6.05 quando le onde di tzunami si sono andate a schiantare sulla costa. Forse, con una maggiore tempestività si potevano salvare vite umane.
La fase di ricostruzione e ufficialmente gia avviata e da settimana prossima saranno assegnati i primi interventi di ricostruzione delle opere colpite dal sisma. Sta emergendo un'evidente realta, le opere pubbliche realizzate negli ultimi dieci anni non sono state costruite secondo le leggi che prevedono norme antisismiche adeguate, un po' in tutto il paese si sta facendo la conta degli edifici pubblici colpiti, in modo più o meno grave ma comunque da riabilitare, a seguito del sisma. Quanto costera la ricostruzione ? Il conteggio definitivo e ormai prossimo ma le conseguenze sono gia argomento di dibattito. Si va da una stima del 2% di maggiore inflazione (in particolare nel settore alimentare e dei materiali per l'edilizia), a costi stimati per il sistema produttivo tra i 4/8 miliardi di dollari americani: 2.500 milioni di dollari per la ricostruzione delle abitazioni (nelle zone più colpite pari al 20% del totale); 1.500 milioni di dollari per le infrastrutture, tra cui quelle stradali; 500 milioni per la perdita di prodotti e scorte industriali. Ancora da definire le perdite per le strutture portuali e di trasporto via mare che incideranno, ovviamente, sulle esportazioni.
Per informazioni Lele Pinardi – COSV 02 2822852
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