Sabato 27 Marzo 2010. Si è chiuso oggi l'11° convegno annuale di Studi sul Mediterraneo organizzato dall'Istituto Universitario Europeo di Fiesole. Anche quest'anno oltre 250 ricercatori provenienti dai paesi dell'area mediterranea si sono confrontati su tematiche inerenti i problemi dell' area e sulle relazioni fra le due sponde del Mediterraneo.
Il Convegno ha avuto un taglio particolarmente mirato ai principali fattori di squilibrio dell'area: scontro fra civiltà, eredità del passato, crisi nei Balcani. Sono state esaminate questioni come il rapporto fra la riscoperta delle radici culturali e la crescente globalizzazione; l'eredità ottomana ed i suoi effetti comparati nei Balcani e nella sponda sud del Mediterraneo; le mutevoli identità etniche nei Balcani.
Tali questioni hanno evidenti risvolti di grande interesse per le scelte di politica estera cui sono confrontati i governi dell'Unione Europea e della regione Euro-mediterranea.
Il Convegno è stato aperto dall'ex Presidente del Portogallo, attuale Alto Rappresentante delle Nazioni Unite per l'alleanza delle civiltà, Jorge Fernando Branco de Sampaio, che ha parlato di "costruire dei ponti sul Mediterraneo - la sfida globale per l' alleanza tra le civiltà".
Il "Mediterranean Research Meeting", creato nel 1998 per promuovere la ricerca sul medio Oriente e Nord Africa e sulle relazioni con l'Unione Europea, è uno dei più importanti convegni internazionali di studio sul medio-oriente. Nel corso degli anni ha fatto dialogare migliaia di studiosi ed esperti provenienti da organizzazioni internazionali, think tank, centri di ricerca, e ha dato vita a nuovi network diffondendo i risultati dei suoi dibattiti in circa 90 working papers del Robert Schuman Center e dando origine a molteplici pubblicazioni.
L'organizzazione del convegno è stata resa possibile anche grazie al contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
[2] L'Istituto Universitario Europeo (IUE) di San Domenico di Fiesole - Firenze, è un'università dottorale e post-dottorale attiva nelle scienze sociali, istituita nel 1972 come organizzazione internazionale dagli Stati membri della Comunità europea. Attualmente è frequentata da circa 600 ricercatori per il programma dottorale e da 150 fellows che frequentano il programma post-dottorale, il più vasto in Europa. L'IUE ospita il Robert Schuman Centre for Advanced Studies, un centro di ricerca interdisciplinare specializzato su tematiche europee ed internazionali.
Ricercatori, docenti e personale amministrativo dell'Istituto provengono principalmente dai Paesi membri dell'Unione europea, ma non esclusivamente. Nel 2008 sono state accolte candidature provenienti da più di 100 paesi. Questo ambiente multiculturale è unico nel suo genere e consente un'attività di ricerca e d'insegnamento che trascende le tradizioni accademiche nazionali. L'IUE ospita inoltre gli Archivi storici dell'Unione europea nella splendida sede di Villa Salviati, acquistata e ristrutturata grazie al contributo del Governo italiano.
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