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giovedì 1 aprile 2010

Nokia Apps to be Wired

Nokia Apps to be Wired

È Nel settembre del 2008, quando ancora non era certissimo se e quando avremmo portato Wired in Italia, incappai in un discorso che ha poi avuto un effetto profondo sul progetto a cui stavamo lavorando. Lo aveva pronunciato a New York uno dei guru di Internet e in particolare del Web 2.0, Tim O'Reilly. Rimbalzando da un tweet all'altro mi arrivò questo titolo: "Stop throwing sheep and focus on stuff that matters". Incuriosito, feci una breve ricerca e mi guardai il video integrale. Il senso del keynote speech di O'Reilly era in sintesi questo: il livello dei problemi che abbiamo davanti è spaventoso, ma la potenza delle nuove tecnologie ci consente di affrontarli con successo (se solo la smetteremo di perdere tempo e talento per fare l'ennesima applicazione da telefonino per giocare a chi lancia la pecora più lontano...).

Usare la tecnologia per risolvere i problemi del mondo (o anche solo per migliorare la vita di ciascuno di noi), è diventato uno dei pilastri su cui abbiamo costruito la mission di Wired Italia. Per questo quando la Nokia ci ha chiesto un progetto, lo avevamo già lì, pronto per essere realizzato.
Nokia Apps to be Wired parte dal concetto che tutti abbiamo un telefonino, e molti hanno già uno smartphone, cioé un oggetto che telefona, anche, ma fa soprattutto un sacco di altre cose grazie alle cosiddette applicazioni.
I numeri sono tali che fare applicazioni per il telefonino è diventato un nuovo filone di business e c'è chi parla di Apps Economy. Ma voi, voi che lo usate e basta il telefonino, cosa vorreste che facesse? A parte "lanciare le pecore", come diceva polemicamente O'Reilly, c'è una applicazione che vorreste che qualcuno realizzasse per voi? In questa prima fase del progetto, vincono semplicemente le idee migliori: non bisogna essere dei tecnici, anzi. Basta avere una idea brillante per far fare qualcosa di nuovo a questo oggetto che oramai ci accompagna tutto il giorno.

Cliccate per leggere il regolamento, io qui vi dico che questa è una classica "call for ideas", e le idee migliori vincono mille euro ciascuna. Mille euro per ogni idea.
Si parte oggi e si finisce alla fine di maggio, ma a questo punto inizia un'altra gara.
E per vincerla stavolta bisogna essere dei tecnici, anzi, degli sviluppatori.
Perché nel corso di un evento molto "geek" quale Frontiers of Interaction che si apre il 3 giugno a Roma, daremo 24 ore di tempo per realizzare una applicazione con una delle dieci idee migliori. Una corsa contro il tempo aperta a tutti, in tutto il mondo, via web naturalmente. Con premio importante davvero: 30 mila euro.
E non è finita: a settembre l'autore della applicazione più scaricata nell'Ovi Store di Nokia fra tutte quelle che hanno partecipato al concorso, vince altri 20 mila euro.
Il mio auspicio, nell'augurare buona gara a tutti, è quello con il quale Tim O'Reilly mi ispirò per fare Wired Italia: "Stop throwing sheep and focus on stuff that matters".


Riccardo Luna
Il Direttore di Wired

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