La vendita di caffè a Chiapas (Messico) genera annualmente 318 milioni di dollari. Determinante il prodotto di origine biologica certificata.
Chiapas (Messico). Un milione e 800mila quintali di caffè dei quali 500mila sono di origine biologica per un giro di affari considerevole che dà sostentamento a migliaia di famiglie di coltivatori e negli ultimi tre anni ha coinvolto 113 organizzazioni nel sistema delle certificazioni. Questi i dati confermati la scorsa settimana dal direttore generale della Commissione per lo sviluppo e la promozione del caffè di Chiapas (Comcafe), Manuel Zárate Santos, che ha inoltre sottolineato l’alta redditività del caffè organico che garantisce un prodotto privo di pesticidi e contaminanti chimici.
Nella regione di Chiapas negli ultimi tre anni sono state seminate 35 milioni di piante e nel corso dell’amministrazione attuale si lavora per rinnovare 100mila ettari destinati alla coltura del caffè per lo meno in 88 dei 118 comuni.
Dopo 25 anni di mancato rinnovo delle vecchie piantagioni, le istituzioni hanno deciso di puntare a un rilancio delle coltivazioni di un prodotto fondamentale per l’economia del paese. «Abbiamo dato sostegno al settore – ha dichiarato Manuel Zárate Santos – con le risorse che il governo destina alla coltivazione del caffè, che considera una coltura prioritaria per la quale ha dedicato molto tempo, attenzione e risorse».
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