Una nuova frontiera per combattere la criminalità organizzata può arrivare da una tecnologia satellitare fruibile dalla generalità del pubblico.
È di ieri, infatti, la notizia che la polizia americana è ricorsa al software di mappatura satellitare Google Earth per individuare una piantagione di cannabis in Oregon ed è riuscita a perseguire l'agricoltore interessato.
Gli agenti statunitensi sono riusciti a raccogliere una serie di prove contro un residente dello stato dell'Oregon (ad ovest degli Stati Uniti) riferendosi solo alla directory delle immagini satellitari disponibili per gli utenti di Google.
L'azienda agricola in questione aveva il permesso per coltivare cannabis ad uso terapeutico solo in virtù di una legge in vigore nello stato canadese, mentre in realtà ne produceva più di tre volte rispetto alla quota definita dalle autorità competenti stabilita in un massimo di 30 piante.
V'è da specificare che non si tratta del primo caso giacché nel 2009, la Svizzera era già in grado di identificare la stesso tipo di attività illecita con il medesimo sistema.
Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" tale ausilio potrebbe essere considerato un importante precedente per la lotta alle mafie anche nel Nostro Paese.
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